Pertanto, è "difficile" per l'associazione trovare motivi di soddisfazione per il Portogallo, derivanti dall'ultimo Consiglio europeo della pesca.

Nell'ultima riunione, il Consiglio ha stabilito la riduzione delle quote "in quasi tutte le specie importanti per la nostra pesca costiera", ad eccezione del sugarello e dell'acciuga.

La quota di sardine, a sua volta, rimane aperta fino al primo semestre del prossimo anno, tenendo conto che la sua gestione è di competenza del Portogallo e della Spagna.

ANOP Cerco ha sottolineato che le affermazioni secondo cui il Paese ha "fatto bene" e che è stato possibile "migliorare le possibilità di pesca inizialmente proposte" non rassicurano né soddisfano il settore.

Nel documento, l'associazione ha anche ricordato che gli ultimi dati scientifici relativi a questa specie rivelano una "realtà eccezionale" nelle acque iberiche.

"Temiamo che, se l'attuale mainstream prevale contro l'attività sociale ed economica della pesca, guidata anche dalla stessa Commissione Europea, rischiamo di trasformare un meritato e giustificato ottimismo in un'altra grande delusione per i pescatori nazionali", hanno deplorato i produttori.

ANOP Cerco ha inoltre sottolineato che il 2021 è già condizionato dalla riduzione delle possibilità di cattura, dopo un anno "terribile e sfavorevole" per il settore.