Questo diploma, che sarà presentato all'Assemblea della Repubblica, determina la "proroga, per un anno, del termine per il rilascio delle licenze per operare nella Zona Franca di Madeira, e la modifica del rispettivo regime", si legge nella stessa nota.

Il Governo vuole anche, con questa normativa, la "proroga per cinque anni dei benefici fiscali con dimostrata efficacia ed efficienza per le politiche pubbliche", così come "l'inserimento del beneficio fiscale relativo al mecenatismo culturale nell'elenco dei benefici fiscali senza carattere marcatamente temporaneo, cessando di avere una durata limitata".Inoltre, il Governo intende "prorogare, per un periodo di un anno, il beneficio fiscale relativo ai redditi da patrimonio letterario, artistico e scientifico" e i "benefici previsti dal Codice delle Imposte sugli Investimenti, al fine di accompagnare la recente proroga autorizzata dalla Commissione Europea".

Queste intenzioni sul Regime IV della Zona Franca di Madeira sono contenute in una lettera inviata al Governo Regionale di Madeira dal Vice Segretario di Stato per gli Affari Fiscali, alla quale Lusa ha avuto accesso. "È intenzione del Governo comunicare alla Commissione l'intenzione dello Stato portoghese di procedere alla proroga, per un anno (cioè fino al 31 dicembre 2021) del Regime IV della ZFM", afferma la lettera.

Nella lettera inviata al Governo regionale di Madeira, António Mendonça Mendes afferma che tale proroga sarà effettuata attraverso un'iniziativa legislativa che, allo stesso tempo, "procede con l'introduzione di una serie di modifiche all'articolo 36-A dell'EBF [Statuto delle agevolazioni fiscali] che mirano a salvaguardare, in futuro, la piena compatibilità del Regime IV dello ZFM con il diritto comunitario". La modifica al suddetto articolo del FFE mira, quindi, a rendere chiare nella legge le raccomandazioni che la Commissione Europea ha emanato in merito al regime della ZFM, in modo che non vi siano usi abusivi del regime.

A seguito di un'indagine approfondita avviata nel 2018, l'esecutivo comunitario ha annunciato il 4 dicembre di aver concluso che "l'attuazione del regime III della zona di libero scambio di Madera in Portogallo non è in linea con le decisioni della Commissione in materia di aiuti di Stato", poiché "l'obiettivo della misura approvata era quello di contribuire allo sviluppo della regione ultraperiferica di Madera attraverso incentivi fiscali", destinati esclusivamente alle imprese che creano posti di lavoro nella regione, il che ha concluso che ciò non è avvenuto. Pertanto, il Portogallo deve ora recuperare da queste imprese tutti gli "aiuti indebiti, maggiorati degli interessi", ha determinato la Commissione, che non ha quantificato gli importi in questione.