Una fonte ufficiale del Ministero del Lavoro, della Solidarietà e della Previdenza Sociale ha dichiarato all'agenzia di stampa di Lusa: "Lo status dell'azienda in ristrutturazione è stato concesso alla Caixa Económica - Montepio Geral nel periodo fino a settembre 2023 e fino ad un massimo di 400 lavoratori, dopo analisi da parte dell'Istituto di Previdenza Sociale e dell'IAPMEI e dopo aver consultato i partner della comunità e l'Associazione Portuguesa de Bancos".

Si sapeva già che Montepio avrebbe portato avanti un "piano allargato" per i licenziamenti, secondo l'Unione Nazionale del Personale Tecnico Bancario, l'Unione dei Banchieri del Nord e l'Unione Bancaria Indipendente, riunitasi il 23 settembre.

In un comunicato i tre sindacati hanno rivelato, in quel giorno, di aver incontrato il presidente del comitato esecutivo del Banco Montepio, Pedro Leitão, che "ha presentato un progetto di ristrutturazione che comprende un piano esteso di prepensionamento e di risoluzione consensuale dei contratti di lavoro", ma senza quantificare all'epoca il numero di dipendenti che avrebbero lasciato la banca.

Le banche portoghesi stanno preparando una nuova riduzione delle strutture, con la partenza dei lavoratori, utilizzando i tagli dei costi come misura per affrontare la crisi attuale, la bassa redditività e la digitalizzazione delle operazioni.