La legislazione europea è molto chiara: i consumatori possono chiedere un rimborso completo se il loro viaggio o volo viene cancellato a causa di circostanze straordinarie, come l'attuale pandemia. La decisione di accettare un voucher o di riprogrammare il viaggio invece di un rimborso spetta sempre al consumatore.

Nonostante questo, migliaia di compagnie aeree e agenzie di viaggio sembrano costringere i loro clienti ad accettare buoni invece di rimborsi, in alcuni casi, in circostanze che sono dannose per i consumatori. Questi buoni sono stati emessi senza la garanzia di poterli utilizzare. In realtà, diversi stati membri hanno adottato misure di emergenza che non solo differiscono da paese a paese, ma che contraddicono anche la legislazione europea sui diritti dei passeggeri.

Per evitare pratiche che colpiscono i diritti dei consumatori, la Commissione Europea ha pubblicato una serie di linee guida per l'interpretazione dei regolamenti dell'Unione Europea sui diritti dei passeggeri nel contesto della pandemia Covid-19, ribadendo che se la compagnia propone un voucher, questa offerta non può pregiudicare il diritto del passeggero a ricevere un rimborso.

Se l'adozione di queste misure nel settore del turismo e dei trasporti ha superato una serie di difficoltà in un momento senza precedenti, la soluzione non può essere la riduzione della salvaguardia dei diritti dei consumatori, anch'essi in difficoltà.

Anche se possiamo ammettere che i buoni possono essere una soluzione per i consumatori che lo accettano, tale opzione può essere considerata solo se questi buoni hanno flessibilità sulle date di utilizzo e salvaguardano i diritti dei consumatori se l'azienda è dichiarata insolvente. Ripetiamo che l'adesione a questa soluzione è volontaria e non imposta. I consumatori che vogliono avere un rimborso completo hanno questo diritto.

Come possiamo reclamare?
Ogni volta che i consumatori vedono i loro diritti violati, devono agire immediatamente o, almeno, il più presto possibile. Più tempo impiegano a reclamare, minore è la probabilità di risolvere il conflitto con il venditore o il fornitore di servizi.

I reclami possono essere fatti tramite contatto diretto con l'azienda, inviando una lettera raccomandata con ricevuta di ritorno, o attraverso un reclamo nel Libro dei reclami - tutti i negozi con servizio clienti sono obbligati ad averlo.

Il Libro dei Reclami deve essere consegnato ogni volta che il consumatore lo richiede. Se viene negato, il consumatore deve richiedere la presenza di un'autorità di polizia per verificare l'accaduto. La polizia registrerà la situazione e in seguito sarà consegnata all'autorità di regolamentazione del settore.

Attualmente, i consumatori possono anche fare un reclamo online nel Libro Elettronico dei Reclami, disponibile su https://www.livroreclamacoes.pt/inicio. Nel caso del reclamo registrato nel libro dei reclami in forma elettronica, tutti gli operatori economici devono rispondere via e-mail in 15 giorni lavorativi, a rischio di essere multati, e hanno anche l'obbligo di informare l'autorità di regolamentazione o di controllo del mercato della risposta data al consumatore, allegando il file pdf dell'e-mail inviata al consumatore sulla piattaforma.

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Author

Paula Martins is a fully qualified journalist, who finds writing a means of self-expression. She studied Journalism and Communication at University of Coimbra and recently Law in the Algarve. Press card: 8252

Paula Martins