La giuria del concorso ha deciso di distinguere l'opera dell'autrice 83enne che vive a Lisbona, considerando che "Estranhezas" "è un'esaltazione della passione, della bellezza, del reale concreto ed effimero eternizzato dallo spostamento della sfera del tempo agli spazi della scrittura".

"Le sette parti di questo libro rivisitano e spostano i temi centrali dell'opera e Maria Teresa Horta che, fin dal suo primo libro ['Specchio iniziale', 1960], ha creato un glossario e una sintassi molto personali, un linguaggio unico, che sovverte e attualizza l'idea e la poesia come canzone celebrativa, giocando con le convenzioni della rima e del ritmo", secondo la giuria.

Maria Teresa Horta, scrittrice, giornalista e importante femminista portoghese, è nata il 20 maggio 1937 a Lisbona. Con una vasta opera di poesia e narrativa, iniziata nel 1960 e che l'ha vista produrre già 40 libri editi, si è distinta, anche lo scorso anno, con la Medaglia al Merito Culturale, assegnata dal Ministero della Cultura.

Nel 2011 ha ricevuto il Premio D. Dinis, dalla Fondazione Casa de Mateus, per l'opera "Le luci di Leonor", che nello stesso anno è stata insignita anche del Premio Massimo di Letteratura. Nel 2014 ha ricevuto il Premio Consacrazione alla Carriera dalla Società Portoghese degli Autori (SPA) e, nel 2017, con il libro "Anunciações", ha vinto il Premio Autores SPA / Miglior Libro di Poesia.

Dal 2004 è Grande Ufficiale dell'Ordine dell'Infante D. Henrique, onorificenza conferitale dall'allora Presidente della Repubblica Jorge Sampaio. In Correntes d'Escritas, Maria Teresa Horta succede all'angolana Pepetela, che nel 2020, con il libro "Sua excelência de corpo presente", si è aggiudicata il massimo riconoscimento del festival, che ha un premio associato di 20.000 euro.