Secondo i dati diffusi dall'Organizzazione mondiale della proprietà intellettuale (WIPO), il paese che ha guidato le nuove domande di brevetto è stato la Cina, con 68.729 in crescita rispetto alle 59.193 domande del 2019, seguita dagli Stati Uniti d'America (59.230) e dal Giappone (50.520).

Nella classifica dei paesi con il maggior numero di domande di brevetto registrate, seguono, nell'ordine, Corea del Sud, Germania, Francia, Regno Unito, Svizzera, Svezia e Paesi Bassi - quest'ultimo con 4.035, 20 in meno rispetto al 2019.

Secondo i dati della WIPO, il Portogallo ha depositato 269 domande di brevetto internazionale nel 2020, in aumento rispetto alle 198 domande del 2019.

Nell'analisi per aziende, la cinese Huawei ha mantenuto la leadership globale nelle domande di brevetto, con 5.464, seguita dalla sudcoreana Samsung (3.093) e dalla giapponese Mitsubishi (2.810).

La sudcoreana LG appare in quarta posizione, con 2.759 domande, un numero che l'ha portata a guadagnare sei posizioni rispetto alla classifica del 2019.

Il rapporto della WIPO ha mostrato che, per settori, la maggior parte delle domande di brevetto nel 2020 sono legate ai progressi dell'informatica (9,2%), alla comunicazione digitale (8,3%) e alla tecnologia medica (6,6%).

Anche se i dati mostrano che l'innovazione e i nuovi brevetti non sono stati influenzati dalla pandemia, lo stesso non vale per il lancio di nuovi marchi. In questo caso, è stato osservato un calo dello 0,6 per cento rispetto al 2019, a 63.800.

La WIPO attribuisce questo leggero calo al rallentamento dell'introduzione di nuovi prodotti sul mercato a causa della crisi sanitaria globale. Questo è il primo calo di questo indicatore dalla crisi finanziaria del 2008, anche se il calo, ci sono meno nuovi marchi registrati negli Stati Uniti, Germania e Francia, mentre la Cina e il Regno Unito hanno mostrato una tendenza opposta.

In Portogallo, il numero è sceso da 223 nel 2019 a 188 l'anno scorso.