In una dichiarazione congiunta, i sindaci dei comuni di Odemira (Beja) e Sines (Setúbal), sulla costa dell'Alentejo, e di Aljezur e Vila do Bispo (Faro), nell'Algarve, sono preoccupati per il divieto di pesca sportiva e considerano l'eliminazione delle restrizioni una questione urgente.
Oltre a "fare eco al sentimento delle popolazioni di questi comuni", sostengono che "la pesca ricreativa dovrebbe essere vista come un'attività sportiva che aiuta l'economia familiare" e che "contribuisce a mantenere la mente e il corpo sani", secondo il comunicato.
I sindaci "esigono che, in modo responsabile e ponderato, queste attività possano essere riprese nel contesto di un allentamento responsabile delle misure di chiusura, se necessario graduale per parrocchie, permettendo ai residenti di tornare a pescare nella propria parrocchia".
La lettera chiede e cerca di sensibilizzare il governo per "una graduale mancanza di definizione per la pesca ricreativa, pur mantenendo il divieto di movimento tra i comuni".
"Questa misura, oltre alla questione culturale radicata in queste popolazioni, è fondamentale per il benessere di molte famiglie, in un momento in cui, oltre alle difficoltà finanziarie, rimangono le preoccupazioni per la salute mentale di molte persone", conclude il comunicato.