La decisione di prorogare il termine per l'uso della plastica monouso è dovuta ai "vincoli causati dalla pandemia Covid-19", giustifica il governo nel decreto-legge 22-A/2021, che proroga diverse scadenze in varie materie e stabilisce misure eccezionali e temporanee sotto la Covid-19.

Il governo aveva deciso di vietare gli utensili di plastica monouso a partire dal 3 settembre dell'anno scorso, anticipando una direttiva dell'Unione europea in materia, che fissa come data il luglio di quest'anno.

Tuttavia, a causa della pandemia, il Consiglio dei ministri del 27 agosto scorso ha deciso che il settore della ristorazione potrà continuare a utilizzare stoviglie di plastica monouso fino al 31 marzo 2021.

Il decreto "estende fino al 31 marzo 2021 il periodo a disposizione dei fornitori di servizi di ristorazione e di bevande per adattarsi alle disposizioni relative al non uso e alla non disponibilità di stoviglie di plastica monouso", diceva allora il comunicato del Consiglio dei ministri.

Nel decreto legge che proroga nuovamente la scadenza, il governo afferma che nell'attuale periodo di sospensione dell'attività, il settore della ristorazione può operare solo ai fini della preparazione per il consumo all'esterno dello stabilimento attraverso la consegna a domicilio, alla porta dello stabilimento o al wicket.

Pertanto "si decide di estendere il periodo a disposizione dei fornitori di servizi di ristorazione e bevande per adattarsi alle disposizioni della legge n. 76/2019, del 2 settembre, che determina il non utilizzo e la non disponibilità di stoviglie di plastica monouso nelle attività del settore della ristorazione e/o delle bevande e nel commercio al dettaglio", si legge nel documento.