"Stimiamo che, entro la fine di agosto, saremo in grado di avere programmi regionali da approvare su scala regionale. Poi, fino alla fine dell'anno, avremo i piani subregionali per ciascuna delle cinque regioni", ha detto il presidente dell'AGIF Tiago Oliveira, nell'ambito del Programma di Azione Nazionale (PNA) del PNGIFR, rivolto solo al territorio continentale, con un orizzonte 2020-2030 e un bilancio totale di circa 7 miliardi di euro.
In un'intervista all'agenzia di stampa Lusa, Tiago Oliveira ha difeso la necessità di garantire la "coerenza nazionale/regionale", con gli attori regionali che costruiscono la soluzione per i loro territori, poiché il PNA, preparato dall'AGIF e che era in consultazione pubblica fino a domenica, propone quattro livelli di governance: nazionale, regionale, sub-regionale e comunale.
"Poi, ogni regione farà i suoi piani sub-regionali per le entità, i comuni, le organizzazioni di produttori forestali, tutte le persone che vivono lì, dicono: qui la priorità è risolvere il problema dell'accensione, qui la priorità è avere un'altra macchina antincendio", ha spiegato l'ingegnere forestale, specializzato nella gestione e governance del rischio incendio.
Con il programma che prende forma e consistenza su scala regionale e sub-regionale, il ruolo dell'AGIF - un istituto pubblico soggetto alla sovrintendenza e alla supervisione del Primo Ministro - consiste nel "garantire questo allineamento, monitorare e informare il potere politico" per evitare di allontanarsi dall'obiettivo del PNA, tra cui rendere possibile la sfida del "Portogallo protetto da gravi incendi rurali" nel 2030.
A livello municipale, i Piani municipali di difesa della foresta contro gli incendi (PMDFCI), che "nel 2018 il 90% di essi sono stati costituiti e approvati", come risultato del lavoro dell'AGIF, "avranno una formulazione più esecutiva e più operativa".
"Non solo cambiano il loro nome, che sono i piani di esecuzione comunali, ma la pianificazione è più tattica e operativa", ha detto Tiago Oliveira, riferendosi al fatto che saranno monitorati annualmente a livello comunale, tenendo conto di ciò che sta facendo il comune vicino.
In questo contesto, è previsto un periodo di transizione per i comuni, che sarà "due, tre anni di cambiamento", attraverso la revisione del Sistema Nazionale per la Difesa della Foresta contro gli Incendi (SNDFCI), secondo la proposta dell'AGIF.