Le proteste si svolgeranno mercoledì - davanti al Ministero dell'Economia - e giovedì - accanto al Consiglio dei Ministri.

Insieme, l'APIC, l'Associazione Portoghese delle Imprese di Divertimento (APED) e il MEID - Associazione - Movimento Imprenditoriale Itinerante delle Imprese di Divertimento e Affini protesteranno per la prima volta.

Il presidente dell'Associazione dei Professionisti Itineranti Certificati (APIC) ha dichiarato all'agenzia di stampa LUSA che gli imprenditori "vogliono solo tornare a lavorare" sulle restrizioni della pandemia COVID-19, sottolineando che il Governo non può "discriminare" il settore.

Luís Paulo Fernandes ha dichiarato che "il decreto legge è chiaro: l'attività di divertimento è totalmente vietata. Le attività ricreative, lo sport e i parchi giochi sono tutti autorizzati dai consigli comunali. Nel nostro caso, nulla è autorizzato".

Il rappresentante ha chiarito che l'iniziativa riunisce le tre associazioni del settore per esprimere indignazione, poiché il governo sta ignorando gli imprenditori ambulanti.

"Il Ministero [dell'Economia] dovrebbe aver già capito che non c'è nessuna divisione tra di noi. Siamo, le tre associazioni, allineate per la prima volta, nonostante le differenze e la concorrenza... Gli imprenditori non hanno nulla da perdere. È una disperazione totale".

L'anno scorso, il presidente dell'APIC ha dichiarato che tra luglio e settembre non c'è stato un solo caso sospetto tra gli imprenditori o le famiglie - un periodo in cui gli imprenditori lavoravano con protocolli e piani di emergenza.

"Abbiamo chiesto incontri con il Ministero dell'Economia, ma quello che vogliamo è che emetta un ordine che dica che non si inizia questa settimana, ma che si può iniziare la settimana del 20 maggio, cioè quando sono pronti i protocolli e le autorizzazioni comunali... Nelle riunioni, quello che ci è stato detto è che sono attenti, ma che non è ancora il momento di rilasciarci l'attività".

Il rappresentante ha inoltre spiegato che è già stato firmato un protocollo con il comune di Figueira da Foz, nel distretto di Coimbra.

"Il protocollo con il Comune di Porto sarà votato dall'assemblea comunale. Dobbiamo iniziare a preparare le cose per l'apertura".

Gli imprenditori terranno anche una veglia davanti alla Presidenza della Repubblica.