Tenevo delle galline, avendone ereditate una decina quando mi sono trasferita in una casa in campagna. Alcune erano marroni, altre bianche, quelle galline belle grandi che fanno uova belle grandi. Erano tutte stupide come spazzole, con a malapena un cervello in mezzo. Le "ragazze" non hanno mai avuto un nome, ma il grande gallo bianco lo abbiamo chiamato Brian, perché faceva la "vita di Brian" circondato dal suo harem di ragazze! Ogni mattina venivamo svegliati dal suo canto ed era un piacevole inizio di giornata. Ah, la bella vita, pensavo.

Beh, ero un allevatore di polli alle prime armi, non ne avevo la più pallida idea, e le "ragazze" correvano per la proprietà deponendo le uova sotto i cespugli in modo casuale, e di tanto in tanto la colazione veniva rovinata perché una o più uova erano andate a male perché non erano state trovate in tempo. Le nutrivo con il mais consigliato dal negozio di mangimi e un giorno sorpresi mio figlio piccolo seduto sull'erba con molte di loro che si accalcavano intorno a lui mentre si serviva del loro cibo e pensai che fosse giunto il momento di tenerle in una gabbia.

Fu ingaggiato un tuttofare e alla fine apparve in giardino un robusto edificio a due piani con pareti in filo di ferro e le galline furono radunate nella loro nuova casa.

Non molto tempo dopo, ci fu un uragano: capii che c'era qualcosa che non andava quando il mais che stavo spargendo per loro fu spazzato via prima che potesse toccare terra e, oltre a essere molto spaventoso per i detriti che volavano dappertutto, disperse anche i polli, che erano tutti scappati oltre la recinzione (senza tetto) della loro stia sugli alberi vicini per superare la tempesta. Ma il caro vecchio Brian se ne stava stoicamente seduto nella stia su una manciata di uova che erano state abbandonate dalle "ragazze" in fuga, come a dire: beh, qualcuno deve pur restare a prendersi cura di loro!

Abbiamo poi scoperto a nostre spese che i Bantam sono malvagi. I ragazzi a scuola avevano incubato alcune uova di gallina fertili per un concorso di scienze e, il giorno previsto, è spuntato un gruppo di pulcini, tutti carini e soffici. Li ho adottati dopo la fine del progetto di scienze, poiché l'insegnante responsabile non sapeva cosa farne (all'epoca non sapevo che tipo di galline fossero), e dopo il divertimento di allevarli sotto una lampada termica, erano pronti per essere liberati nel pollaio. Qui scoprii che si trattava di Bantam: erano piccoli diavoli crudeli, malvagi ed esuberanti che beccavano i loro cugini più grandi fino a farli sanguinare, e purtroppo quelli che non erano scappati furono spediti a tempo debito nel grande pollaio del cielo.
Ma per un po' continuammo a ricevere uova fresche. Ed ecco la parte strana: il figlio piccolo di cui sopra è cresciuto senza mai amare le uova in nessuna forma. Credo che sia rimasto traumatizzato dal fatto che le "ragazze" cercavano di mangiare il mais che lui rubava loro!


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Marilyn writes regularly for The Portugal News, and has lived in the Algarve for some years. A dog-lover, she has lived in Ireland, UK, Bermuda and the Isle of Man. 

Marilyn Sheridan