"Il vaccino costruito e scoperto dalle aziende farmaceutiche non è stato realizzato esclusivamente con denaro privato. È stato fatto con il denaro di tutti noi. Tutti gli Stati hanno contribuito a gran parte dei finanziamenti affinché questi vaccini potessero esistere oggi ed essere somministrati alla popolazione", ha dichiarato Ana Rita Cavaco, durante una visita a un centro di vaccinazione a Coimbra.

Per il presidente, "ha perfettamente senso procedere con l'abolizione dei brevetti", sottolineando che questa misura potrebbe essere essenziale per i Paesi più poveri.

"Se i più ricchi non aiutano i più poveri ad avere accesso ai vaccini, avremo un divario ancora più grande tra chi ha accesso alla salute e a certi farmaci e chi non ce l'ha e assisteremo, come sta già accadendo nei Paesi in cui i vaccini non vengono somministrati a causa del denaro, a un costo di vite umane", ha sottolineato.

Per Ana Rita Cavaco, il governo portoghese dovrebbe avere una posizione chiara e "forte" su questo tema e non avere una politica di "mani tese", cosa che, a suo avviso, è avvenuta anche con la negoziazione del Piano di ripresa e resilienza (PRR).

Sebbene politici europei come la Presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, o il Presidente francese, Emmanuel Macron, si siano mostrati disponibili a discutere la proposta, il governo tedesco si è già opposto all'idea, sottolineando che "il fattore limitante nella produzione di vaccini è la capacità produttiva e gli elevati standard di qualità, non i brevetti".

Il primo ministro António Costa ha dichiarato di ritenere "ingiusto" che la Germania venga incolpata per la posizione dell'Unione Europea nei confronti dell'abolizione dei brevetti del vaccino Covid-19, sottolineando che la maggioranza degli Stati membri segue la stessa linea.