"Abbiamo organizzato questa conferenza per dimostrare quale parte ha ragione. I vari relatori esporranno le loro idee e i loro punti di vista su questo tema. Siamo sicuri di essere nel giusto e che qualsiasi modifica all'attuale sistema di sicurezza interna può essere fatta solo in Parlamento", ha dichiarato all'agenzia di stampa Lusa il presidente del Servizio investigativo e ispettivo del Servizio stranieri e frontiere (SCIF-SEF).

La conferenza, che si svolge a Lisbona, ha come tema "L'importanza del SEF nel sistema di sicurezza interna" e vedrà la partecipazione degli ex Segretari di Stato per l'Amministrazione interna Dalila Araújo (PS) e Nuno Magalhães (CDS), dei deputati André Coelho Lima (PSD) e António Filipe (PCP), Rui Pereira, ex ministro dell'Amministrazione interna, Júlio Pereira, ex segretario generale del Sistema informativo della Repubblica portoghese, e Gil Arias, ex direttore esecutivo dell'agenzia europea di frontiera Frontex.

Lo SCIF tiene una conferenza annuale e quest'anno è dedicata alla ristrutturazione del Servizio stranieri e frontiere, già annunciata dal Governo e definita in una risoluzione del Consiglio dei ministri.

Il sindacato ritiene che si tratti di una decisione sbagliata da parte del Ministro dell'Amministrazione interna, che di solito viene invitato ogni anno a questo congresso, ma che quest'anno non è avvenuto.

"Lo smantellamento del SEF è negativo per il Paese, per i migranti e per la sicurezza stessa dei portoghesi e degli altri popoli europei", ha dichiarato Acácio Pereira, insistendo sul fatto che "qualsiasi modifica al sistema di sicurezza interna può essere fatta solo dall'Assemblea della Repubblica, l'unico organo competente in materia".

Il presidente del sindacato ha sottolineato che si tratta di "un'area molto sensibile e importante, che non può essere politicizzata", e che qualsiasi cambiamento dovrebbe raccogliere "il maggior consenso possibile", ma "questo non sta accadendo".

Acácio Pereira ha sottolineato che il Governo vuole "distruggere il SEF" per "cercare di nascondere l'incompetenza del Ministro dell'Amministrazione interna in una questione fondamentale", in quanto Eduardo Cabrita non ha "esercitato le sue competenze politiche a tempo debito".

Il presidente del sindacato sostiene che dovrebbe esserci una ristrutturazione interna del SEF.

"Non possiamo ignorare il fatto che il SEF si trova attualmente in difficoltà a vari livelli. Dobbiamo vedere un miglioramento, ma questo miglioramento richiederà una ristrutturazione interna e mai una distribuzione delle competenze tra le varie entità", ha detto, sottolineando che "i problemi non saranno risolti spostando le persone da un posto all'altro".

La risoluzione, che definisce le linee guida politiche per la creazione del Servizio Stranieri e Asilo, che succederà al SEF, stabilisce "i pilastri di una separazione organica molto chiara tra le funzioni di polizia e le funzioni amministrative di autorizzazione e documentazione degli immigrati".

La risoluzione stabilisce quali attribuzioni di polizia del SEF saranno trasferite alla Guardia Nazionale Repubblicana, alla Polizia di Pubblica Sicurezza e alla Polizia Giudiziaria, nonché le competenze che saranno trasferite all'Istituto di Registrazione e Notariato, lasciando al Servizio Stranieri e Asilo "attribuzioni di natura tecnico-amministrativa".