L'Assemblea della Repubblica ha discusso il progetto di risoluzione del CDS-PP (che è stato approvato), per stabilire se il Governo debba presentare al Parlamento la ristrutturazione del SEF.

"È impossibile non concludere che ci sono molte persone che guardano con favore alla separazione tra gli aspetti di polizia e quelli amministrativi del sistema europeo e nazionale di controllo delle frontiere e di gestione delle questioni relative agli stranieri", ha dichiarato il deputato del PSD José Magalhães.

Per il PSD, il deputato André Coelho Lima ha elogiato la "separazione organica tra le funzioni di polizia e quelle amministrative", ma ha sostenuto che "questo cambiamento dovrebbe essere trasversale a tutto il sistema di sicurezza interna" e non avvenire solo nella SEF.

Il deputato socialdemocratico ha anche sostenuto che "solo un'autorità dovrebbe avere la dimensione della gestione integrata delle frontiere" e che il Portogallo "può essere rappresentato" nell'agenzia europea di controllo delle frontiere Frontex solo da "entità di polizia".

António Filipe ha anche sottolineato che il PCP "guarda con molto favore all'idea di separazione tra sicurezza e funzioni amministrative", considerando che "uno degli errori fondamentali nella creazione del SEF è stata proprio questa fusione".

Ha inoltre messo in guardia dalla possibilità di una "estinzione mal concepita del SEF".

Il leader parlamentare del CDS-PP ha osservato che i partiti divergono "sulle idee e sul modello di riforma" di questo servizio.

Facendo notare che "tutti sono d'accordo sul fatto che la parte amministrativa è una cosa, le funzioni di sicurezza sono un'altra", Telmo Correia ha sottolineato che è necessario valutare "se è concentrando la parte penale e quella migratoria nello stesso organismo o meno che risponderemo meglio" all'accoglienza degli immigrati, sottolineando che il CDS difende il fatto che il Portogallo debba "accogliere" e integrare gli stranieri.

"In fondo, tutti i banchi sono d'accordo con la separazione tra le funzioni di polizia e quelle amministrative del SEF, e questa è una situazione vantaggiosa per tutti che non sarebbe mai stata evidenziata con questa chiarezza", ha detto il ministro dell'Amministrazione interna al termine del dibattito.

Per Eduardo Cabrita, "la posta in gioco è sapere chi vuole attuarlo" e "chi è qui a usare i meccanismi della coreografia parlamentare per intendere veramente che questo venga portato alle calende greche".

La risoluzione del Consiglio dei Ministri che definisce le linee guida politiche per la creazione del Servizio Stranieri e Asilo, che succederà al SEF, stabilisce "i pilastri di una separazione organica molto chiara tra le funzioni di polizia e le funzioni amministrative di autorizzazione e documentazione degli immigrati".

La risoluzione stabilisce quali funzioni di polizia del SEF saranno trasferite alla Guardia Nazionale Repubblicana, alla Polizia di Pubblica Sicurezza e alla Polizia Giudiziaria, così come le competenze che saranno trasferite all'Istituto di Registrazione e Notariato, lasciando al Servizio Stranieri e Asilo "attribuzioni di natura tecnico-amministrativa".