"Il generoso contributo del Portogallo di truppe delle forze speciali ha rafforzato la capacità di mantenimento della pace delle Nazioni Unite di proteggere le comunità più vulnerabili della Repubblica Centrafricana", ha dichiarato Jean-Pierre Lacroix, aggiungendo che i portoghesi "hanno dimostrato una forte competenza militare, servendo la popolazione locale con calore e compassione, come dimostra il lavoro svolto con le scuole e le comunità locali".

Le truppe portoghesi, ha sottolineato, "hanno dimostrato un alto livello di professionalità e dedizione" e i funzionari delle Nazioni Unite sono "profondamente grati per il loro continuo servizio".

Il Portogallo contribuisce attualmente con 201 agenti in quattro missioni di pace delle Nazioni Unite, essendo il Paese che ha il maggior numero di agenti nella Missione integrata multidimensionale nella Repubblica Centrafricana (Minusca), dove sono schierati 188 donne e uomini, e ha anche personale nella Missione delle Nazioni Unite in Sud Sudan (Unmiss), nella Missione integrata multidimensionale in Mali (Minusma) e nella Missione di verifica delle Nazioni Unite in Colombia, secondo la dichiarazione inviata a Lusa.

"Il Portogallo fa anche parte dell'iniziativa del Segretario generale delle Nazioni Unite "Action for Peacekeeping (A4P)", che invita gli Stati membri, il Consiglio di sicurezza, i Paesi ospitanti, i Paesi che contribuiscono con personale militare e di polizia, i partner regionali e i donatori finanziari a rinnovare l'impegno collettivo per il mantenimento della pace delle Nazioni Unite e l'impegno reciproco a promuovere l'eccellenza del servizio", si legge ancora nella dichiarazione.

Dal 1948, secondo le Nazioni Unite, più di un milione di donne e uomini hanno prestato servizio come peacekeepers dell'ONU, con più di 3.500 morti.