In una votazione tenutasi l'8 giugno a Strasburgo, ma il cui risultato è stato reso noto solo il 9 giugno - a causa del conteggio a distanza dei voti, in quanto la sessione plenaria si svolge in formato ibrido - l'Assemblea ha dato il suo "via libera" al certificato con 546 voti a favore, 93 contrari e 51 astensioni.

Dopo che, a metà maggio, i negoziatori della presidenza portoghese del Consiglio dell'UE e del Parlamento europeo hanno raggiunto un accordo politico sul certificato, proposto dalla Commissione europea lo scorso marzo, l'approvazione da parte dell'assemblea del testo del compromesso che inquadra giuridicamente il documento apre la strada alla sua entrata in vigore, come previsto, il 1° luglio, per una durata di 12 mesi.

Pensato per facilitare il ritorno alla libera circolazione all'interno dell'UE e per sostenere in particolare il settore turistico, nel tentativo di "salvare" l'estate del 2021, questo "pass di transito", che funzionerà in modo simile a una carta d'imbarco per i viaggi, in formato digitale e/o cartaceo, con un codice QR facilmente leggibile dai dispositivi elettronici, sarà reso disponibile gratuitamente, nella lingua nazionale del cittadino e in inglese.

Nell'ambito dell'implementazione di questo certificato europeo, si prevede che gli Stati membri non applicheranno più restrizioni, quando quasi la metà degli europei ha già ricevuto la prima dose di vaccino contro la Covid-19, a meno che la situazione epidemiologica non lo giustifichi, ma spetterà sempre ai governi nazionali decidere se i viaggiatori con il certificato dovranno sottoporsi a quarantena, ulteriori test (ad esempio, in aggiunta a quelli di ingresso) o requisiti aggiuntivi.

Martedì scorso, la Commissione europea ha esortato gli Stati membri dell'UE a iniziare a rilasciare i certificati comprovanti la vaccinazione, la guarigione o il test per la Covid-19, al fine di evitare "grossi blocchi" nel lancio ufficiale del documento digitale a livello comunitario.