In gioco ci sono le linee guida rilasciate il 17 giugno dall'EASA e dall'ECDC per la sicurezza dei viaggi aerei in termini di salute nell'Unione Europea (UE), in un momento in cui sta per entrare in vigore il certificato comprovante la vaccinazione contro il covid-19.

"I Paesi dovrebbero considerare che le persone vaccinate e quelle che sono guarite dal covid-19 nei 180 giorni precedenti il viaggio, che non arrivano da Paesi ad altissimo rischio o da aree con circolazione comunitaria di varianti preoccupanti e che possono fornire la prova di ciò utilizzando il certificato dell'UE, o i cittadini di Paesi terzi che utilizzano tipi di certificazione simili, non dovrebbero essere sottoposti a test o quarantena", hanno affermato le agenzie europee nelle linee guida pubblicate il 17 giugno.

Secondo le due agenzie europee, "in via eccezionale, per i passeggeri in arrivo da Paesi ad altissimo rischio o da aree con circolazione comunitaria di varianti preoccupanti, si potrebbe prendere in considerazione l'esecuzione di test di rilevamento rapido dell'antigene prima della partenza o all'arrivo", oltre ai test PCR già richiesti.

Con l'arrivo dell'estate e la ripresa del settore dei viaggi e del turismo, l'EASA e l'ECDC sostengono inoltre che "la verifica di una prova di salute o di un certificato, dal punto di vista della sicurezza sanitaria, è meglio organizzata all'arrivo in aeroporto", per evitare ritardi nel processo.

Per le persone che si trovano nell'UE e che non sono ancora vaccinate o sono state precedentemente infettate e che hanno un'immunità naturale, le agenzie europee propongono ai Paesi un "approccio alle misure di ingresso basato sul rischio nel Paese di origine e sulla tolleranza al rischio nel Paese di destinazione".

In entrambi i casi, si raccomanda di mantenere le misure di sicurezza, come la distanza fisica di almeno un metro, l'uso di maschere chirurgiche in tutte le fasi del viaggio e la compilazione di moduli di localizzazione dei passeggeri a scopo di tracciamento.

Le raccomandazioni non sono vincolanti, in quanto la gestione della salute è di competenza nazionale degli Stati membri, anche se l'EASA e l'ECDC sperano che "i Paesi di tutta Europa adottino le loro raccomandazioni per garantire l'armonizzazione e la ripresa sicura del settore del trasporto aereo e del turismo".

All'inizio di questa settimana, il Consiglio dell'UE ha adottato una raccomandazione per un approccio coordinato ai viaggi e ha sottolineato che le persone vaccinate con almeno una dose o quelle guarite dal covid-19 non dovrebbero essere sottoposte a misure restrittive come quarantene o test.

Queste nuove raccomandazioni mettono ulteriormente in discussione la validità dell'esclusione del Portogallo dalla lista verde delle destinazioni di viaggio del Regno Unito. Se desiderate fare pressione sul vostro parlamentare britannico affinché il Portogallo venga reinserito nella lista verde, cliccate qui per ulteriori informazioni.