Questo è esattamente ciò che ci si può aspettare leggendo questo libro. Abbiamo il privilegio di poter leggere la storia dell'autore, che ha rischiato il suicidio e che è riuscito a dare una svolta alla sua vita nonostante la disperazione che provava.

Con solo un paio di scarponi da trekking e uno zaino, ha lasciato la sua città natale, Maldon, e ha iniziato un viaggio a piedi di 3.000 miglia intorno al continente britannico. Seguiamo la sua avventura vista attraverso i suoi occhi. E, attraverso tutti i personaggi che incontra lungo il cammino, scopriamo come la gentilezza degli estranei e il legame umano possano essere potenti.

Questo è molto più di un libro sulle passeggiate. È un resoconto onesto e toccante della storia di Jakes. Il modo in cui descrive i luoghi che vede e le persone che incontra è avvincente. Il libro promuove l'uso della natura nel processo di guarigione e, di conseguenza, ci si può ritrovare a voler fare una passeggiata per conto proprio.

Non direi che si tratta di un libro di auto-aiuto, ma piuttosto delle intuizioni e dei pensieri dell'autore e, in definitiva, anche se tutti noi possiamo essere diversi in termini di situazioni o di background nella nostra vita, a un certo punto ci siamo tutti sentiti sopraffatti o soli.

Non ho dubbi che questo libro aiuterà molte persone che si trovano nella stessa situazione e, se il messaggio è così potente, non può che essere raccomandato.