Il direttore generale della Salute, Graça Freitas, ha annunciato che "la DGS raccomanda la vaccinazione di tutti gli adolescenti dai 12 ai 15 anni di età", senza la necessità di un parere medico.

Graça Freitas ha spiegato che la decisione arriva dopo aver analizzato "nuovi dati resi disponibili negli ultimi giorni", in particolare gli impatti registrati su "più di 15 milioni di adolescenti vaccinati negli Stati Uniti e nell'Unione Europea" che hanno rivelato essere "estremamente rari" casi di miocardite e pericardite.

Tenendo conto dei nuovi dati, il DGS ha deciso di estendere il vaccino contro il Covid-19 a tutti i giovani di questa fascia di età, che dovrebbe iniziare ad essere somministrato presto.

Per quanto riguarda la possibilità che i giovani - circa 400.000 - inizino ad essere vaccinati contro il Covid-19 prima dell'inizio dell'anno scolastico, GraçaFreitas ha detto che spera che questo accada, ma se inizia qualche giorno dopo l'inizio delle lezioni, "non avrà un grande impatto negativo" sulla salute.

Questa fascia di età - tra i 12 e i 15 anni - dovrà essere accompagnata dai genitori o da un tutore legale per essere vaccinata.

Tenendo conto degli studi condotti finora, i giovani portoghesi dovrebbero essere vaccinati con due dosi, e solo i due vaccini autorizzati per questa fascia di età saranno utilizzati, ha sottolineato Graça Freitas.

Luís Graça, membro della Commissione tecnica sulla vaccinazione del Covid-19 e presente alla conferenza stampa, ha ricordato che in questa fascia di età gli effetti della malattia non sono gravi ed è per questo che la vaccinazione dei giovani ha lo scopo di "ridurre la trasmissione del virus" e garantire il benessere di questa fascia di età.

Luís Graça ha spiegato che per questa fascia d'età che non ha altre malattie, il "maggior beneficio che ricevono [dall'essere vaccinati] è il loro benessere mentale, sociale ed educativo".

Sia il presidente della Repubblica, Marcelo Rebelo de Sousa, che il coordinatore della task force del piano di vaccinazione contro il Covid-19, Gouveia e Melo, hanno difeso l'importanza di vaccinare i giovani dai 12 anni in poi.