"Finora è stato identificato come sospetto un cittadino straniero che ha già commesso atti di natura simile in altri luoghi e che, nel frattempo, è stato assente dal Paese", ha dichiarato la PSP in un comunicato.

L'indagine sull'atto vandalico contro il Padrão dos Descobrimentos (Monumento delle Scoperte) è in corso da parte del PJ, che ha ricevuto la segnalazione dell'accaduto la mattina del 9 agosto e ha proceduto con le "necessarie fasi investigative e peritali attraverso la Direzione di Lisbona e Vale do Tejo e il Laboratorio della Polizia Scientifica, per la raccolta di prove e per la scoperta della paternità dell'atto illecito".

Secondo il PJ, "l'indagine continua con l'adozione di misure procedurali adeguate alla situazione".

Il 9 agosto, il Comune di Lisbona ha pubblicato sul proprio sito web un comunicato stampa in cui si affermava che il Padrão dos Descobrimentos, un monumento situato nella parrocchia lisbonese di Belém, era stato vandalizzato domenica e che la pulizia del monumento era iniziata nel pomeriggio "dopo la conclusione delle indagini sul posto da parte della Polizia giudiziaria".

Secondo il Comune, che si è fatto carico della pulizia dei circa 20 metri di graffiti lungo il monumento, "tutti gli atti di vandalismo contro il patrimonio collettivo della città sono inaccettabili".

Il Padrão dos Descobrimentos, a Lisbona, è stato vandalizzato domenica con graffiti su uno dei lati del monumento, per una lunghezza di circa 20 metri e scritti in inglese, ha dichiarato la Polizia di Pubblica Sicurezza (PSP) a Lusa.
Il messaggio recita, in inglese, "Navigando alla cieca per il monnezza [sic], l'umanità sta annegando in un mare scarlatto [sic] lia [sic]".

Il fatto è stato registrato dal PSP intorno alle 11:30 di domenica e l'incidente è stato comunicato al Comune di Lisbona, che supervisiona il monumento.

Progettato dall'architetto Cottinelli Telmo, il Padrão dos Descobrimentos fu costruito per l'Esposizione del Mondo Portoghese, nel 1940, ma fu rifatto in cemento armato e pietra rosa di Leiria, tra il 1958 e il 1960, dopo essere stato inaugurato nel gennaio dello stesso anno, in occasione del quinto centenario della morte dell'Infante Dom Henrique.