La garanzia è stata data oggi dal ministro della Salute, Marta Temido, che ha ammesso un rallentamento del piano di vaccinazione in questo tratto finale, pur rilevando che l'attuale tasso di copertura vaccinale della popolazione, che si trova all'84,03 per cento, non è un impedimento alla continuità del processo deciso nell'ultimo Consiglio dei ministri.

"Per il bene della prevedibilità, e dato che siamo molto vicini all'85 per cento, prenderemmo nota delle regole che tutti rispetteremo dal primo (ottobre) e pianificheremmo la loro adozione dal primo. L'85% potrebbe accadere qualche giorno dopo, potrebbe anche accadere alla vigilia del 1° ottobre, ma la cosa più importante è che questa è una data a partire dalla quale cambiamo alcune regole", ha sottolineato.

Interrogato dai giornalisti al termine di una riunione nella sede della task force, presso il Comando congiunto delle operazioni militari, a Oeiras, il funzionario del governo ha sottolineato che "questa parte finale è stata la più difficile da raggiungere" e che ci sono state "circostanze esogene" a dettare "qualche resistenza in questi ultimi giorni" nella campagna di vaccinazione.

"Se non il primo ottobre, sarà la prima settimana di ottobre. Ciò che è importante è che, di fatto, anche quando raggiungiamo l'85%, non rinunciamo a continuare a vaccinare e con questo potete contare su di noi per continuare a farlo", ha ribadito, nel giorno in cui il coordinatore della task force, il vice ammiraglio Henrique Gouveia e Melo, ha ufficializzato la fine della sua missione nella pianificazione della logistica della vaccinazione nel contesto della pandemia.

Il processo si muove ora in una fase di transizione in cui la vaccinazione antinfluenzale e la somministrazione dell'eventuale terza dose del vaccino covid-19 si sovrapporranno. Questa fase sarà sotto la responsabilità di un nucleo di coordinamento guidato dal colonnello Penha Gonçalves - con una squadra più piccola, in articolazione con la Direzione Generale della Sanità e il Ministero della Salute.

António Costa ha ribadito il messaggio che la revoca di ulteriori restrizioni andrà avanti come previsto venerdì.

"Il governo ha fissato il 1° ottobre. Non siamo all'85% dei vaccini, ma siamo praticamente a quel valore", ha detto.

Pertanto, per il primo ministro, non è giustificato "avere ulteriori ritardi" in questo processo di eliminazione delle restrizioni precedentemente imposte a causa della pandemia Covid-19.

Il governo, secondo António Costa, "manterrà tutto come previsto per il 1° ottobre, rinnovando l'appello alle persone che hanno già preso la prima dose, ma che ancora non hanno la seconda, a prenderla".

"Prendete questa seconda dose in modo che il piano di vaccinazione sia completato il più presto possibile", ha aggiunto.