Secondo la giuria del premio, coordinata da José Manuel Mendes, "il lavoro di Rui Miguel Tovar rappresenta una prospettiva originale in cui il viaggio appare come una ricerca del fenomeno attuale dello sport nel mondo".

"Si tratta di capire un modo particolare di viaggiare, capire che lo sguardo del viaggiatore può non partire dal viaggio stesso. Il ritmo, l'intensità e la vita sono molto presenti", aggiunge.

La giuria, composta da Guilherme d'Oliveira Martins, Luísa Mellid-Franco e Paulo Moura, ha assegnato il premio a "Viagens Sem Bola", edito da Quetzal, a maggioranza.

A questa quarta edizione del Gran Premio di Letteratura di Viaggio Maria Ondina Braga, istituito dall'Associazione Portoghese degli Scrittori (APE), con il patrocinio del Comune di Braga.

Rui Miguel Tovar ha ricevuto il premio in denaro di 12.500 euro per il suo lavoro sul libro.

In "Viagens sem Bola", il giornalista Rui Miguel Tovar racconta di partite di calcio in Qatar, Argentina, Paraguay, Italia, Spagna, Cina, Thailandia, Maldive, Vietnam, Cile, tra gli altri.

La particolarità di questi viaggi è che l'autore non scrive specificamente di calcio, ma di tutto il resto intorno alle partite, come le città, il cibo, la gente, la storia di una regione, come raggiungere un certo villaggio cinese o una partita di beach soccer in Thailandia, come si comportano i tifosi di un club argentino, o le donne che guardano, di nascosto, una partita in Qatar.

Rui Miguel Tovar è nato il 16 febbraio 1977 ed è diventato giornalista nel 1995. Ha iniziato a lavorare per il giornale Record e nel gennaio 2009 è passato al giornale I, dove è rimasto fino al dicembre 2015, quando ha deciso di intraprendere la carriera di freelance.

L'anno scorso, la vincitrice di questo premio è stata Alexandra Lucas Coelho, con il lavoro "Cinco Voltas na Bahia e Um Beijo para Caetano Veloso".