La SNBP aveva programmato uno sciopero per l'11 e il 12 novembre per contestare la proposta di Bilancio dello Stato per il 2022 per non integrare "nessuna politica per il settore" e non risolvere i problemi e le rivendicazioni dei vigili del fuoco e della protezione civile.

"Il rifiuto del Bilancio dello Stato e la già prevedibile caduta del Governo decisa nei prossimi giorni sono i fattori che giustificano il ritiro dello sciopero", dice il sindacato in un comunicato.

L'SNBP anticipa che le rivendicazioni dei pompieri professionisti e della protezione civile "saranno presentate a tempo debito al nuovo esecutivo eletto, se la decisione del presidente della Repubblica sarà quella di indire nuove elezioni".

Il sindacato afferma anche che saranno programmate riunioni a livello nazionale per analizzare il problema dei vigili del fuoco e definire quali misure possono ancora essere adottate affinché alcuni dei problemi individuati siano risolti e non dipendano da nuove elezioni.

Tra le richieste ci sono aumenti salariali, un sussidio di rischio uguale a quello delle forze di sicurezza e una regolamentazione di tutto il settore dei vigili del fuoco e della protezione civile.