"Nonostante questa secchiata d'acqua fredda, incredibile nel 2021 e in un paese europeo, il GPSA sta analizzando la situazione e continuerà a lottare in nome di tutti, anche se si sta appellando ai tribunali", ha scritto quel movimento in un comunicato pubblicato su Facebook e in cui reagisce alla recente firma del contratto di concessione per l'esplorazione mineraria nella Serra da Argemela.

Mercoledì, in una risposta scritta all'agenzia di stampa Lusa, la Direzione Generale di Energia e Geologia (DGEG) ha confermato che il contratto con la società che ha presentato la domanda di concessione (PANNN - Consultores de Geosciences) è stato firmato il 28 ottobre del 2021.

"Il concessionario può iniziare l'esplorazione solo dopo aver ottenuto una Dichiarazione di Impatto Ambientale (DIA) favorevole, in conformità con il Piano Minerario e lo Studio di Impatto Ambientale approvato, secondo i termini della legge e del contratto".

Una situazione che la GPSA deplora, puntando ancora il dito contro il governo per la decisione: "L'esplorazione mineraria ad Argemela è più importante per il nostro governo della salute, della vita e del patrimonio delle persone che ci vivono", si legge nel comunicato.

Il processo per la concessione mineraria di un'esplorazione nella Serra da Argemela è iniziato nel 2011, e all'inizio del 2017 è stata pubblicata la richiesta di attribuzione della concessione da parte della società PANNN - Consultores de Geosciences Lda. che è stata rinnovata nel 2020.

La richiesta mira all'esplorazione del litio e di altri minerali, coprendo un'area di 403,7 ettari, molto vicina alle parrocchie, una situazione che è stata fortemente contestata dalla popolazione e dalla GPSA, così come dai comuni di Fundão e Covilhã e da diversi politici di partito.

Le questioni ambientali, la salute pubblica e la perdita di valore del patrimonio sono stati alcuni degli argomenti sollevati contro questa esplorazione a cielo aperto.

Inoltre, nel marzo 2018, l'Assemblea della Repubblica ha anche approvato all'unanimità una raccomandazione al governo per sospendere il processo fino a quando non ci fosse una "valutazione completa della situazione".

Successivamente, la società PANNN - Consultores de Geosciences Ltd. ha rinnovato la richiesta di concessione dell'esplorazione, una situazione che ha causato anche polemiche perché l'annuncio è stato fatto durante un periodo in cui era in vigore il blocco.