Secondo un comunicato stampa dell'esecutivo comunitario, il Portogallo si è parzialmente conformato alla sentenza, designando 61 siti d'importanza comunitaria come zone speciali di conservazione, "ma non ha ancora adottato i piani di gestione corrispondenti, compresi gli obiettivi e le misure di conservazione".

Il Portogallo ha ora poco meno di due mesi per rispondere alla lettera e prendere le misure necessarie, altrimenti Bruxelles può deferire la questione alla Corte di giustizia dell'Unione europea e chiedere sanzioni finanziarie.

La sentenza, emessa il 5 settembre 2019 a seguito di un processo di infrazione, ha ritenuto che "non designando come zone speciali di conservazione 61 siti di importanza comunitaria riconosciuti dalla Commissione europea nella decisione 2004/813/CE della Commissione, del 07 dicembre 2004 [...] e non adottando le necessarie misure di conservazione che soddisfino i requisiti ecologici dei tipi di habitat naturali [...] la Repubblica portoghese è venuta meno agli obblighi" della direttiva Habitat.