Il progetto ArtFish, che si è svolto negli ultimi due anni sulla costa atlantica tra Nazaré e Viana do Castelo, ha valutato le specie catturate dai pescherecci locali, che rappresentano quasi l'80% della flotta da pesca nazionale, coinvolgono un gran numero di pescatori e sono rilevanti su scala ambientale, socioeconomica e culturale.

La pesca locale utilizza imbarcazioni lunghe fino a nove metri, che operano in mare e nelle acque interne, come le foci dei fiumi, utilizzando reti da posta (posizionate in superficie, sospese da diverse boe) e tramagli (vicino al fondo).

Secondo i dati comunicati a Lusa, le principali specie ittiche catturate nei cinque porti valutati da ArtFish - Castelo do Neiva e Viana do Castelo (nello stesso comune), Angeiras (Matosinhos), Figueira da Foz e Nazaré - includono la busbana, il branzino e l'orata.

L'orata e la spigola sono, secondo lo studio, le uniche due specie presenti nelle catture effettuate in tutte e cinque le località valutate, anche se con quantità diverse: a Viana do Castelo, l'orata è la specie più pescata (rappresenta circa il 40% del totale), seguita dalla spigola con quasi il 25%.

Lo studio, che si è concentrato su un totale di 24 tonnellate di pesce pescato nei cinque porti negli ultimi due anni, indica una riduzione della quantità tra il 2020 e il 2021, sia per nave che per giorno di pesca.

Oltre alla diversità delle specie, le conclusioni di ArtFish indicano un'attività di pesca tra la primavera e l'autunno, con "bassa incidenza di catture accessorie e di individui sotto misura", con le principali specie catturate "di alto valore commerciale".