In una dichiarazione rilasciata, la Procura Generale dell'Angola ha detto che le cause civili sono state presentate dopo un'ordinanza cautelare di sequestro ordinata nel 2019, e sono state separate in base alla materia e alla complessità dei fatti.

Hanno poi dato origine a tre azioni dichiarative di condanna che sono attualmente in tribunale, cioè i casi n. 103/2020, 278-20-E e 35/2020 G, con l'OPG che ha ritirato quest'ultimo.

L'OPG giustifica il ritiro perché "i fatti ivi raccontati sono stati contemporaneamente oggetto di un procedimento penale la cui istruttoria è gestita dalla Direzione Nazionale di Investigazione e Azione Penale, con il numero 10/20-DNIAP.

L'OPG ha anche detto che il sequestro dei beni di Isabel dos Santos, figlia dell'ex presidente angolano, José Eduardo dos Santos, e delle persone a lei legate, "non è scaduto né è stato revocato a causa delle due azioni dichiarative di condanna che continuano a seguire le loro procedure legali".