In una dichiarazione inviata a Lusa, l'Istituto per la conservazione della natura e delle foreste (ICNF) afferma che il "monitoraggio 2021 della popolazione di lince iberica reintrodotta nella Valle del Guadiana rivela che ci sono 70 nuovi cuccioli su un totale di 24 femmine riproduttrici".

Si tratta di "10 nascite e sei femmine riproduttrici in più" rispetto al 2020, sottolinea l'ICNF, ammettendo che questi numeri possono ancora essere "rivisti al rialzo, data la vasta area ora occupata dalla specie".

"Sette anni dopo l'inizio del processo di reintroduzione, circa 200 linci sono ora distribuite su un vasto territorio".

Secondo l'ICNF, "uno degli aspetti più rilevanti del 2021 è stato il consolidamento della popolazione in Algarve", dove sono nate nove linci.

Nei prossimi anni, nell'ambito del progetto LIFE Lynxconnect, "saranno sviluppate iniziative per rafforzare la connessione tra le varie popolazioni di lince e valorizzare l'ecosistema mediterraneo, migliorando la qualità dell'habitat e l'abbondanza di prede", evidenzia la stessa organizzazione.

L'ICNF nota che "il successo della reintroduzione della lince, verificato in questi anni, è il risultato di uno sforzo iberico".

"Associazioni di cacciatori, agricoltori, proprietari terrieri, ONG [Organizzazioni non governative], comuni ed enti governativi" si sono riuniti "per salvare e invertire la tendenza di evoluzione di una specie che stava andando verso l'estinzione".