In vista dell'offensiva attualmente condotta dalla Russia in Ucraina, l'IEFP ha preparato una piattaforma, sulla quale le aziende portoghesi possono indicare le opportunità di lavoro che hanno a disposizione per i rifugiati che arriveranno in Portogallo.
Il giorno del suo lancio, secondo il ministro del Lavoro, Ana Mendes Godinho, questa piattaforma aveva 2.000 posti vacanti e, solo tre giorni dopo, ha già superato le 11.000 opportunità di lavoro.
Come aveva già spiegato il Ministero del Lavoro, della Solidarietà e della Sicurezza Sociale, "c'è un'enorme diversità di professioni desiderate, e i principali settori con offerte di lavoro collocate sono l'informatica, i trasporti (autisti), la ristorazione e l'ospitalità, le costruzioni sociali e civili", settori che, va notato, sono attualmente puniti dalla carenza di risorse umane.
I posti vacanti registrati sulla piattaforma IEFP sono "dispersi in tutto il paese" e questo istituto si è anche impegnato a "mappare le competenze dei lavoratori ucraini ospitati". Se, in seguito, ci sarà un adeguamento tra i posti vacanti e il profilo dei cittadini in questione, l'IEFP contatterà le aziende per presentare i candidati.
Inoltre, questo istituto ha già annunciato che "fornirà corsi di portoghese come lingua di accoglienza per i cittadini ucraini che arrivano in Portogallo".
Luce verde
Il governo ha anche dato il "via libera" alla creazione di un meccanismo che prevede l'ingresso automatico di questi cittadini in Portogallo, così come un programma in base al quale i rifugiati ucraini che arrivano nel paese ricevono automaticamente un numero di identificazione fiscale, di sicurezza sociale e di utente, che faciliterà la loro integrazione professionale.
Secondo l'Alto Commissario delle Nazioni Unite (ONU), Filippo Grandi, un milione di rifugiati sono già fuggiti dall'Ucraina dall'inizio dell'invasione russa verso i paesi vicini.