Questi numeri sono stati dati a ECO dal Ministero del Lavoro. In meno di due settimane, il numero totale di offerte messe a disposizione dalle aziende nazionali è salito dalle 2.000 inizialmente registrate alle attuali 20.000.

Come aveva già spiegato l'ufficio di Ana Mendes Godinho, tra le offerte registrate, c'è una "enorme diversità di professioni desiderate, con i principali settori con offerte di lavoro collocate che sono l'informatica, i trasporti (autisti), la ristorazione e l'ospitalità, le costruzioni sociali e civili".

I settori che hanno il maggior peso nelle offerte disponibili sono, per coincidenza, quelli che hanno registrato una maggiore carenza di risorse umane, ma i sindacati (sia UGT che CGTP) sono già arrivati ad avvertire che è necessario garantire ai rifugiati che arrivano in Portogallo un lavoro adeguato alle loro capacità, con una remunerazione corrispondente e dignitosa.

L'IEFP "fornirà anche corsi di portoghese come lingua di accoglienza per i cittadini ucraini che arrivano in Portogallo" e il governo ha approvato questo giovedì, in Consiglio dei Ministri, un decreto legge che semplifica il riconoscimento delle qualifiche professionali di questi rifugiati, che dovrebbe facilitare l'integrazione professionale. Inoltre, l'assegnazione automatica di un numero di identificazione fiscale, previdenziale e di utente a questi cittadini aveva già ricevuto il "via libera".