Il signor Clare ci porta a dedurre che se solo gli accordi internazionali fossero stati rispettati, il comportamento della Russia avrebbe potuto essere molto diverso.

Putin non avrebbe stabilito un anello di stati clienti cuscinetto (come la brutale Bielorussia). Non si sarebbe infiltrato e preso la Crimea e le regioni di frontiera della Georgia e dell'Ucraina, quest'ultima presumibilmente uno stato nazista guidato (un po' sorprendentemente) da un ebreo. Non avrebbe cancellato gli orrori di Stalin dai libri di storia della Russia, in quanto dannosi per il patriottismo.

Non avrebbe assicurato ripetutamente al mondo che le sue truppe erano semplicemente in esercitazioni pacifiche senza la minima intenzione di invadere i loro vicini. Infatti, le truppe credulone si sono stupite di trovarsi in guerra. Mi correggo: di condurre "un'operazione militare speciale" in Ucraina (non vorrà mica farsi 15 anni in una prigione russa per aver diffuso "fake news").

Non avrebbe ridotto in macerie scuole, ospedali e altri edifici pubblici ucraini, causando enormi perdite di vite umane, un'abilità che ha acquisito in Siria a sostegno di un dittatore particolarmente cattivo. In breve, Putin sarebbe rimasto un democratico pacifico e benevolo che non aveva bisogno di avvelenare i suoi oppositori politici con agenti nervini o di gettarli in prigione.

Si è parlato di corruzione in Ucraina? Fortunatamente, tali mali sono sconosciuti in Russia, dove gli strumenti del Cremlino includono oligarchi supini, deputati docili, tribunali clientelari e media servili.

Provate a immaginare! Se Putin avesse successo in Ucraina, i suoi uomini potrebbero rinchiudere tutti i nazisti ebrei e trasformare il paese in una democrazia amante della libertà come - beh - la Russia.

Non sarebbe bello, signor Clare?

Ronald Sole, Loulé, Per e-mail