Per Paulo Fontes, direttore della comunicazione e delle campagne, a sei mesi dall'inizio della Coppa del Mondo, "le riforme e i progressi hanno richiesto molto tempo" o "non sembrano accadere".

"È quindi molto importante che gli agenti sportivi, e non solo i politici, ne comprendano l'importanza e la rilevanza in questo momento e che sollevino la questione, assumendo una posizione che metta i diritti umani in cima al tavolo, insieme al tema dello sport e del calcio".

Secondo la Lusa, tra il 2010 e il 2019 sono morte più di 15.000 persone e il numero potrebbe anche essere più alto, ma i rapporti più prudenti parlano di almeno 6.500 morti.