Secondo un comunicato pubblicato sul sito ufficiale della Presidenza della Repubblica, Marcelo Rebelo de Sousa ha promulgato il nuovo regime giuridico "sottolineando l'importanza dell'attuazione dell'Accordo sulla mobilità tra gli Stati membri della Comunità dei Paesi di lingua portoghese, firmato a Luanda il 17 luglio 2021".

Il diploma è passato dall'Assemblea della Repubblica al Palácio de Belém dopo essere stato approvato in una votazione finale il 21 luglio, con i voti a favore di PS, PCP, BE e Livre, le astensioni di PSD, IL e PAN e l'assenza di Chega.

Una settimana dopo, in dichiarazioni ai giornalisti, il Presidente della Repubblica ha promesso una "promulgazione immediata" di questo diploma, che si basa su un disegno di legge governativo.

Nella proposta del Governo che modifica il regime giuridico di ingresso, soggiorno, uscita e allontanamento degli stranieri dal territorio nazionale, tra gli altri aspetti, si stabilisce che la concessione dei visti di soggiorno e di permanenza temporanea ai cittadini dei Paesi della CPLP non dipenda da un parere preventivo del SEF, "senza che la concessione dei visti sia comunicata al SEF, ai fini dell'esercizio delle sue competenze in materia di sicurezza interna".

Con questo diploma, il Governo intende anche stabilire "procedure per attrarre un'immigrazione regolata e integrata per lo sviluppo del Paese, cambiare il modo in cui la pubblica amministrazione si relaziona con gli immigrati e garantire le condizioni per la loro integrazione".

A tal fine, il Governo intende procedere con la creazione di un titolo di durata limitata che consenta l'ingresso legale degli immigrati in Portogallo con l'obiettivo di cercare lavoro, semplificando le procedure e aprendo la possibilità di soggiorni temporanei o visti di residenza.