La quantità di cocaina sequestrata quest'anno dalla Polizia Giudiziaria rappresenta già il valore più alto del decennio, secondo quanto riportato dal Diário de Notícias.

Artur Vaz, capo dell'unità di polizia che combatte il traffico di droga, l'Unità Nazionale di Lotta al Traffico di Droga (UNCTE), ha minimizzato l'importanza della quantità di droga trovata dalle autorità, sottolineando invece che la cosa più importante "è smantellare le reti e arrestare i trafficanti".

Secondo il rapporto Insightcrime, i sequestri di cocaina rappresentano solo il 10-20% della quantità totale di droga che circola nel Paese. L'elevata quantità di droga sequestrata quest'anno è comunque molto inferiore alle 36 tonnellate sequestrate nel 2006.

Gli analisti del think tank sottolineano inoltre che "dal punto di vista commerciale, il traffico di cocaina verso l'Europa è molto più attraente di quello verso gli Stati Uniti".

"I prezzi sono significativamente più alti e i rischi di interdizione, estradizione e sequestro dei beni sono significativamente più bassi. Un chilo di cocaina negli Stati Uniti vale circa 28.000 euro. Lo stesso chilo vale in media circa 40.000 euro in Europa, ma può raggiungere gli 80.000 euro in altri Paesi europei".

L'aumento della cocaina in Portogallo sta portando le autorità a prevedere un aumento dei livelli di violenza. Secondo il rapporto "Serious and Organized Crime Threat Assessment", il traffico di cocaina è "un'attività criminale fondamentale per le reti criminali e coinvolge un gran numero di individui".

La situazione è particolarmente grave in Europa, dove i valori richiesti sono molto più attraenti per i trafficanti. "Alcune reti sono organizzate in più cellule che operano in diversi territori. Il boom del mercato della cocaina ha portato a un aumento di morti, sparatorie, attentati, incendi dolosi, rapimenti, torture e intimidazioni", sottolinea il rapporto.