Per quanto riguarda l'inflazione, l'istituzione guidata da Nazaré da Costa Cabral prevede una "accelerazione del tasso di inflazione, misurato dall'IPCA, al 7,7%".

E perché un valore così alto? "L'inflazione nel 2022 dovrebbe riflettere principalmente le dinamiche previste per i prezzi di cibo ed energia sui mercati internazionali, il deprezzamento dell'euro e il mantenimento delle restrizioni sul lato dell'offerta".

Il Governo ha già detto che quest'anno sta lavorando con uno scenario di inflazione del 7,4%, come ha rivelato il Primo Ministro in una recente intervista a TVI. Il 7,4% potrebbe essere compatibile con il 7,7% previsto dalla CFP, poiché quest'ultima istituzione contabilizza l'inflazione su base armonizzata. António Costa non ha specificato se il 7,4% del Governo sia armonizzato.

Se le notizie per quest'anno non sono buone per quanto riguarda l'inflazione, per il 2023 lo scenario non è molto incoraggiante. La CFP prevede un'inflazione del 5,1% nel 2023, il che significa che i prezzi continueranno ad aumentare l'anno prossimo.

Per quanto riguarda il PIL, quest'anno l'istituzione guidata da Nazaré da Costa Cabral prevede una crescita del 6,7%, una cifra addirittura superiore al 6,4% con cui sta lavorando il Governo. Per il 2023 stima una crescita, ma molto più contenuta, di appena l'1,2%.