Il governo vuole concludere i processi pendenti di migliaia di immigrati e consegnare un fascicolo pulito all'Agenzia portoghese per le migrazioni e l'asilo (APMA), che sarà responsabile delle autorizzazioni di permanenza di questi immigrati sul territorio nazionale.

In questo senso, il governo vuole creare dei centri di regolarizzazione temporanei e chiamare gli immigrati che attendono da diversi mesi, o anni, di essere accolti dal Servizio stranieri e frontiere (SEF), la cui estinzione è ancora prevista per il 31 marzo, secondo quanto riportato da Sapo, che cita un rapporto di Expresso.

Attualmente, il SEF ha tra i 290 e i 300 mila processi di immigrazione in sospeso e si stima che la metà non abbia più alcun effetto, perché le persone hanno già lasciato il Portogallo. Secondo Expresso, il governo utilizzerà gli spazi utilizzati per la concessione dei permessi di soggiorno ai cittadini britannici (dopo la Brexit) e anche i luoghi che venivano utilizzati per vaccinare la popolazione contro la Covid-19. Il centro di vaccinazione di Telheiras (Lisbona) è stato addirittura visitato e analizzato dai funzionari del SEF per servire questa "mega operazione".

Come riporta Expresso, Artur Jorge Girão, presidente del Sindacato dei Dipendenti della SEF (SINSEF), avverte che il problema principale è la "carenza di personale" e sostiene che, per realizzare l'operazione, è necessaria la "collaborazione di altre istituzioni". L'obiettivo era che la SEF consegnasse il "dossier pulito" all'APMA entro la fine di marzo - quando l'ente assumerà questo ruolo - ma, ogni giorno, vengono ricevute circa 900 nuove manifestazioni di interesse a risiedere in Portogallo (quasi 27.000 richieste al mese). Secondo una fonte sentita dal giornale, ci vorrebbero almeno quattro mesi per smaltire l'arretrato.