"Ci sono molti milioni di euro di pedaggi che vengono riscossi indebitamente in tutto il Paese", ha dichiarato il presidente del PSD Algarve, Cristóvão Norte, e autore dell'azione, aggiungendo che l'azione sarà depositata presso il Tribunale amministrativo e fiscale di Loulé.

Secondo Cristóvão Norte, l'azione in questione mira a "costringere il Governo a rispettare la legge, ossia a garantire che la riduzione del 50% approvata nella proposta di emendamento al Bilancio dello Stato 2021 venga eseguita, cosa che non è avvenuta".

Ha aggiunto che mira anche a richiedere "il rispetto della riduzione del 75% per i veicoli elettrici che deve ancora essere regolamentata e che è stata approvata allo stesso tempo".


Riduzione errata?


Il presidente del PSD Algarve ha ricordato che, alla fine del 2020, sono stati approvati, con il voto contrario del PS, degli emendamenti al Bilancio dello Stato 2021 che stabilivano una riduzione del 50% delle tariffe di pedaggio su tutte le vecchie strade senza costi per l'utente (SCUT), nonché, per le stesse tratte, una riduzione del 75% per i veicoli elettrici.

Tuttavia, il Governo "ha inteso applicare una riduzione media del 28% su tutti i veicoli", ha sottolineato il leader.

"Nei bilanci successivi, il gruppo parlamentare del PSD ha presentato proposte per regolarizzare la situazione, ma sono state respinte dalla maggioranza del PS", ha concluso.


Promesse di pedaggio in Algarve


Più recentemente, nell'ottobre dello scorso anno, il Ministro per la Coesione Territoriale ha dichiarato che nel 2023 ci sarebbe stata una riduzione del prezzo dei pedaggi sulle autostrade dell'interno e sulla A22, in Algarve, ma non ha anticipato alcuna cifra.

Secondo Ana Abrunhosa, intervenuta a Barcelos (Braga), a margine del Forum dell'Industria Regionale, la riduzione sarebbe parte di un programma di mobilità e accessibilità "più completo" per incoraggiare l'uso del trasporto pubblico.

"L'impegno è di ridurre i pedaggi [sulle autostrade interne e sulla A22]. Studieremo quale riduzione dei pedaggi possiamo fare in un programma più ampio", ha dichiarato all'epoca.

Sempre secondo il ministro, lo studio sulla mobilità e l'accessibilità dovrebbe essere completato nel primo trimestre del 2023.