In una conferenza stampa a Palazzo Belém, a Lisbona, con la Presidente dell'Ungheria Katalin Novák - in visita di Stato in Portogallo -, Marcelo Rebelo de Sousa ha sottolineato che la situazione demografica è stata proprio uno degli aspetti discussi nell'incontro tra i due capi di Stato.

"Sono appena uscite le statistiche europee sull'invecchiamento dell'Europa e devo ammettere che le statistiche sono penalizzanti per il Portogallo: dopo l'Italia, che ha un'età media di 48 anni, c'è il Portogallo, con un'età media di 46,8 anni, peggiorata negli ultimi anni", ha sottolineato.

Per il Presidente della Repubblica, "questo non è solo un problema portoghese, non è solo un problema dell'Europa occidentale o centrale", nonostante sia già "una preoccupazione nell'Europa orientale".

Marcelo Rebelo de Sousa ha difeso che, quando si affrontano questioni come "l'inflazione o le conseguenze sociali", non si deve "smettere di guardare a orizzonti più ampi" e ritiene che la sfida demografica debba essere affrontata quando si pensa al "futuro dell'Europa".

"Vogliamo un'Europa che sia un'Europa di pace, nel rispetto del diritto internazionale, e quindi una pace giusta? Vogliamo un'Europa che si riprenda economicamente, vogliamo un'Europa socialmente equa, che dia opportunità ai giovani? Questo ha a che fare con la demografia", ha detto.

Durante la conferenza stampa, Marcelo Rebelo de Sousa si è rivolto a Katalin Novák, descrivendola come una "cara amica" e affermando che è stato "un piacere e un onore" per il Portogallo ricevere il "più giovane Presidente ungherese e la prima donna Presidente dell'Ungheria".

"Noi portoghesi non abbiamo ancora avuto una donna [Presidente] e la sua età batte di gran lunga quella di tutti i presidenti della democrazia portoghese", ha affermato.

Marcelo ha sottolineato che il Portogallo ha relazioni "molto antiche, molto amichevoli e molto calorose" con l'Ungheria e ha ricordato che i due Paesi appartengono alle Nazioni Unite, all'Unione Europea e alla NATO, ma anche al Gruppo Arraiolos, creato dall'ex presidente Jorge Sampaio.