"Airbnb accoglie con favore i progressi annunciati dal Consiglio dell'Unione Europea in merito al regolamento sugli affitti a breve termine, che per la piattaforma rappresentano un passo avanti verso regole più trasparenti e armonizzate per gli host di tutta l'UE", ha dichiarato la società in un comunicato.

Per l'azienda, questi progressi danno "speranza a molti europei", che non possono offrire servizi di alloggio a causa di "norme locali frammentate e sproporzionate" che, secondo Airbnb, sono state concepite tenendo conto solo dei grandi operatori turistici.

Airbnb ha inoltre dichiarato di aver recentemente sostenuto il lavoro dell'UE sulle regole per gli affitti a breve termine, "che sbloccano le opportunità economiche" e forniscono ai governi informazioni per frenare il turismo eccessivo.

Tuttavia, la piattaforma ha ribadito che le "regole sproporzionate" potrebbero lasciare i portoghesi fuori da questi benefici.

A febbraio, il Consiglio dei ministri ha approvato un pacchetto di misure in materia di alloggi, con l'obiettivo di stimolare il mercato degli affitti, snellire le procedure e fornire incentivi alla costruzione.

Per quanto riguarda gli alloggi locali, il governo ha stabilito che le proprietà che rimangono in questa modalità dovranno pagare un contributo speciale, le cui entrate saranno destinate all'Istituto per l'edilizia abitativa e la riabilitazione urbana(IRHU).

Lo Stato intende inoltre invogliare i proprietari a trasferire le proprietà che hanno in alloggi locali in abitazioni, assicurando a coloro che lo faranno fino alla fine del 2024, un'esenzione dalla tassazione IRS fino al 2030, come "compensazione per la diminuzione delle entrate che avranno".

Il rilascio di nuove licenze di alloggio locale "sarà proibito", con l'eccezione degli alloggi rurali nei comuni dell'interno del Paese, dove possono dare impulso all'economia locale.

Il Primo Ministro, António Costa, ha anche annunciato che le attuali licenze di alloggio locale "saranno soggette a rivalutazione nel 2030" e, in seguito, periodicamente, ogni cinque anni.


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