Secondo l'Istituto per la Conservazione della Natura e delle Foreste(ICNF) "il 3 marzo, Giornata Mondiale della Fauna Selvatica, ha segnato il rilascio in natura a Sierra Arana, in Andalusia, della centesima lince nata al CNRLI [...], dall'apertura di questo centro".

Secondo la nota, le 100 linci allevate al CNRLI sono state "introdotte in natura in diverse località della penisola iberica".

Il CNRLI, inaugurato il 26 ottobre 2009, fa parte della rete iberica di centri di riproduzione che costituiscono il programma di conservazione "ex situ" (al di fuori dell'habitat naturale) della lince iberica, presso il quale sono già nate 154 linci.

Il "Censimento della popolazione di lince iberica della Valle del Guadiana" per l'anno 2022, in Portogallo, ha confermato l'esistenza di più di 30 femmine riproduttive nella popolazione di lince iberica ricostituita dal 2015, installata nella Valle del Guadiana e, dal 2019, anche nell'Algarve orientale.

La lince iberica (Lynx pardinus) era un tempo considerata "la specie felina più minacciata al mondo, ed è tuttora una delle più minacciate", ma, secondo l'ICNF, "si sta riprendendo con l'aiuto degli sforzi di conservazione su entrambi i lati del confine".



Secondo la dichiarazione, in Portogallo questa specie ha raggiunto una "fase di pre-estinzione" all'inizio del XXI secolo; le ultime tracce di una lince sul territorio nazionale sono state rilevate nel 2001, in una zona di confine, probabilmente da una "lince dispersa" delle popolazioni in Spagna.

"Attualmente, le 31 femmine riproduttive confermate nel territorio nazionale garantiscono la sostenibilità di questa popolazione in Portogallo, in modo che per continuare a crescere non dipenda più dal rilascio annuale di diversi esemplari nati in cattività", assicura l'ICNF.