Nel disegno di legge per il programma Mais Habitação, il Governo ha affermato che solo le richieste di visti d'oro presentate entro il 16 febbraio 2023 - e in attesa di una decisione da parte delle autorità competenti - rimangono valide, mentre le altre vengono congelate, se presentate dopo tale data.

Secondo idealista/news, la misura ha sollevato dubbi, ma il Ministero degli Alloggi ha già chiarito la questione e garantisce che dopo tale data le richieste sono prive di effetto.

Il ministero afferma, citato dal Jornal de Negócios, che il Servizio Stranieri e Frontiere (SEF) "può continuare ad accettare richieste fino all'entrata in vigore del programma", tuttavia, dal momento della revoca del regime, allora "tutte le richieste che sono state presentate dopo tale data sono già a conoscenza di questa condizione, quindi non c'è alcuna garanzia di analisi e decisione, essendo la procedura estinta non appena la legge entra in vigore".

La verità è che non appena il governo socialista ha annunciato la fine di questo programma, diversi studi legali e consulenti ammettono di aver ricevuto centinaia e centinaia di persone interessate a ottenere i visti d'oro. Alcune di queste persone avevano già dei processi in corso e volevano cercare di accelerarli. Altri avevano l'intenzione di investire in Portogallo e, sapendo di avere poco tempo a disposizione, volevano approfittare degli ultimi momenti per ottenere il visto d'oro.

Secondo l'ufficio del Ministro degli Alloggi, garantire "un periodo di salvaguardia per l'analisi delle richieste di ARI (Permesso di Soggiorno per Investimento) già inserite nei servizi competenti fino al 16 febbraio" ha senso poiché, "in questi casi, c'era una legittima aspettativa di una decisione che si intende mantenere, dato che nulla era stato detto sulla continuità del regime fino a quella data".


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