Il progetto "Multifaceted Globes" è ispirato ai cinque continenti e si concentra sulle persone, la natura e le caratteristiche di ciascuno su due anelli simili a Saturno. Si tratta di una rappresentazione del mondo dalla prospettiva di ciascuno degli artisti multiculturali, che si concentra sull'unione e sulla diversità del pianeta. Questa rubrica offre una panoramica sui globi ispirati al continente asiatico e sui fantastici artisti che li hanno realizzati, mentre nelle prossime settimane ci immergeremo in ciascuno dei continenti che hanno ispirato i 15 globi.


Karl Heinz, imprenditore e artista scultoreo tedesco, "ha studiato con calma le basi della pietra e della scultura, conseguendo nel contempo una laurea in economia. Nel 1987 ha aperto il suo studio e contemporaneamente ha proseguito la sua carriera di banchiere. Data la poliedricità di Karl Heinz, quando gli si chiede se si definirebbe un artista, risponde candidamente: "Non mi vedo come un artista, ma come un designer e uno sviluppatore di progetti che non si limitano all'arte, ma si estendono anche alle strutture sociali ed economiche".


Dopo essersi stabilito in Portogallo e aver gestito l'emergente Quinta dos Vales, la sua azienda vinicola e artistica a Estombar (dove coltiva vini pluripremiati e riconosciuti a livello internazionale con l'etichetta "Marquês dos Vales"), Karl Heinz ha deciso che era giunto il momento di condividere le creazioni del gruppo con il pubblico, e la sua prima mostra ha avuto luogo nel 2009. Da allora sono state organizzate 25 mostre pubbliche e private in luoghi come centri commerciali e musei delle principali città, non solo in Algarve ma anche in tutto il Portogallo, tra cui "Dance of the Bears" e "Passion", che si possono ammirare a Quinta dos Vales.


Crediti: Immagine fornita; Autore: Karl Heinz;

Prima di addentrarci nel concetto alla base dei globi, è importante ricordare che gli 11 artisti locali sono Franco Charais, Toin Adams, Henryka Woerle, Stela Barreto, Elke Heiner, Jessica Dunn, Sofia Barreto, Jill Stott, Meinke Flesseman, Kasia Wrona e Vitalij Manich.


L'Asia


Sofia Barreto si è dedicata fin da piccola alle arti in generale, alla danza classica e moderna, al disegno e alla pittura. Allieva di Stela Barreto in Disegno e Pittura, ha seguito il campo delle belle arti nell'istruzione secondaria e ha ricevuto il Primo Premio per la Pittura e il secondo posto nella "Ricerca dell'immagine grafica EMARP".


Crediti: Immagine fornita; Autore: Karl Heinz;

Uno dei mappamondi ispirati all'Asia è quello di Sofia Barreto, che si concentra sulla natura dell'Asia e spiega: "Un continente pieno di attrazioni naturali e di una flora e una fauna stupefacenti, con molti animali: più di 100 specie di mammiferi, con gli orsi neri che sono i più interessanti del continente, insieme alla scimmia dalla faccia rossa del Giappone; più di 100 specie di uccelli, rettili e pesci".


Un altro mappamondo è quello della pittrice Stela Barreto che, nata a Portimão nel 1952, è stata allieva della Scuola di Álvaro Torrão (risvegliata dal Corso di Disegno e Pittura Artistica di Jose Maria Parramón - Spagna), per poi completare il Corso di Arte in Tessuto presso la Scuola Arti Decorative António Arroio di Lisbona. Insegna Disegno Artistico, Pittura e Tecniche Creative nelle scuole superiori e nell'associazione INICIARTE, un suo progetto con sede nella Casa delle Arti di Portimão. Ha lavorato in tutto il Paese e all'estero in musei, varie istituzioni e collezioni private.


Crediti: Immagine fornita; Autore: Karl Heinz;

Uno dei globi è dedicato alle caratteristiche dell'Asia ed è stato completato dall'artista britannica Jessica Dunn, che ha studiato pittura al Politecnico di Kingston e si è trasferita in Portogallo nel 1987. Jessica si è stabilita nell'Algarve con il marito portoghese e le due giovani figlie, che sono una costante fonte di ispirazione per il suo lavoro. Jessica ha esposto ampiamente in tutto il Portogallo, alla Corte Real Gallery e al GT Studio nell'Algarve, alla Galeria Cógito di Setúbal, alla Eaton Gallery di Londra e alla Biennale Internazionale Dell'Arte Contemporanea di Firenze.


Per quanto riguarda il suo concetto, l'artista ha rappresentato le caratteristiche dell'Asia "utilizzando una serie di forme astratte in rosso forte su uno sfondo verde turchese, con tocchi di lampadario metallico. Le forme sembrano simboli ma non hanno un significato specifico, creando un effetto visivo che evoca l'essenza dell'Asia. I colori sono stati applicati con l'aerografo, in strati sottili e in tonalità diverse, per ottenere un effetto ricco e luminoso. I motivi sono immediatamente identificabili come asiatici, come il Buddha, le geishe giapponesi e l'usanza dell'antica cerimonia del tè".


Crediti: Immagine fornita; Autore: Karl Heinz;

Jessica ha realizzato anche un secondo fantastico mappamondo ispirato ai popoli dell'Asia "L'Asia copre una vasta area del mondo, che comprende popolazioni e culture immense. Ho deciso di dipingere i bambini asiatici con colori vivaci e carichi per esprimere la gioia e il temperamento colorato che associo naturalmente a questa parte del mondo. L'inchiostro è stato aerografato per creare un caleidoscopio di colori, evocando uno spirito giovanile e celebrativo".


Author

Following undertaking her university degree in English with American Literature in the UK, Cristina da Costa Brookes moved back to Portugal to pursue a career in Journalism, where she has worked at The Portugal News for 3 years. Cristina’s passion lies with Arts & Culture as well as sharing all important community-related news.

Cristina da Costa Brookes