L'Associação Mães pela Canábis (Madri per la Cannabis) scenderà in piazza a Lisbona, domenica 2 aprile, con il motto "Una pianta per tutti, per tutti!", in una marcia che rivendica l'accesso universale alla cannabis e alla canapa in Portogallo.

Il raduno avrà luogo in Largo de Camões, alle 15.20, e si dirigerà verso l'Assemblea della Repubblica, alle 16.20, sperando di "aggregare centinaia di persone da tutto il Paese".

In un comunicato, l'associazione inizia spiegando che "in Portogallo ci sono già migliaia di pazienti, tra cui molti bambini, che usano con successo oli e altri derivati della cannabis per aiutare nel trattamento di patologie come l'epilessia, il dolore cronico, la sclerosi multipla o il cancro, tra le altre".

"Sebbene l'uso terapeutico in Portogallo sia già stato regolamentato dal 2018, la stragrande maggioranza dei pazienti non ha ancora accesso alla cannabis", accusa Mães pela Canábis, la cui leader, Paula Mota, ha una figlia con epilessia refrattaria.

"Paula rappresenta decine di madri indignate per l'inerzia del governo nel trovare soluzioni per le famiglie in questa situazione", si legge nella dichiarazione.


Il Portogallo come produttore di cannabis


In essa si cita il leader del movimento: "Sebbene il Portogallo sia uno dei maggiori produttori di cannabis al mondo, con più di 30 aziende già autorizzate nel Paese, non ci sono opzioni per i nostri figli nelle farmacie, né possiamo coltivarla da soli, quindi siamo costretti a ricorrere al mercato illegale! Inoltre, la maggior parte dei medici ancora non prescrive e i curricula delle Facoltà di Medicina non sono stati aggiornati con il Sistema Endocannabinoide (vasta rete di segnali chimici e recettori cellulari che interagiscono tra loro nel nostro cervello e nel nostro corpo).

Mothers for Cannabis ha anche accusato "la continua criminalizzazione di persone che coltivano in casa e che sono state arrestate e accusate di traffico di droga per avere solo poche piante per il proprio consumo".

"Il Movimento Mothers for Cannabis invita tutte le famiglie, i pazienti, gli assistenti, i coltivatori, i commercianti di canapa e tutti i consumatori di cannabis a riunirsi a Lisbona e a marciare insieme per dimostrare al Governo e al Paese che l'accesso a questa pianta è un diritto fondamentale per tutti", conclude l'associazione nella nota.