La conferma del decreto 81/XV, che approva misure nel campo dell'edilizia abitativa, apportando diverse modifiche legislative, è stata resa possibile dalla maggioranza assoluta del PS, con i voti contrari di PSD, Chega, Iniziativa Liberale, PCP e Bloco de Esquerda (BE), e l'astensione di Livre e Popolo-Animali-Natura (PAN), ripetendo il voto globale finale del programma a luglio.
I partiti di opposizione hanno presentato più di 320 proposte di emendamento da votare in plenaria, tutte respinte dai deputati socialisti, accompagnati, a seconda dei casi, da altri gruppi parlamentari.
Il decreto dell'Assemblea della Repubblica prevede modifiche legislative in materia di locazione, alloggi locali, immobili sfitti e imposte.
Le misure più controverse e contestate includono la sospensione della registrazione di nuovi alloggi locali al di fuori dei territori a bassa densità e un contributo straordinario su questa attività, l'affitto forzato di case sfitte da più di due anni e l'imposizione di un limite al valore dei nuovi contratti di locazione per le case già presenti sul mercato.
Il pacchetto prevede anche l'esenzione dall'imposta sulle plusvalenze per i proprietari che vendono le case allo Stato, la fine dei nuovi visti d'oro, l'aumento della detrazione per le persone a carico nell'ambito dell'IMI familiare, le modifiche all'aliquota autonoma dei redditi da capitale e le esenzioni fiscali per i proprietari che rimuovono le loro case dagli alloggi locali entro la fine del 2024.
La deputata Márcia Passos, del PSD, ha sottolineato che le misure hanno causato "allarme sociale" e hanno già provocato "enormi effetti negativi", tra cui l'aumento del valore degli affitti e la riduzione delle costruzioni, accusando il Governo di rimanere "orgogliosamente solo" nella gestione della crisi abitativa.
A sinistra, la deputata Mariana Mortágua (BE) ha sottolineato che "il programma presentato dal Governo non risolve" il problema abitativo e ha accusato il PS di vivere "in un altro mondo", elencando le misure che potrebbero risolvere la crisi: applicare tetti agli affitti, a seconda della località e della tipologia, costringere le banche ad abbassare le rate del credito e vietare la vendita di case ai non residenti.
Nonostante il veto sul pacchetto approvato in Parlamento, è stato promulgato dal Presidente della Repubblica un decreto governativo che riforma e semplifica le licenze relative alle abitazioni, con l'avvertimento di Marcelo Rebelo de Sousa che sarà attento alla compatibilità con la sicurezza e la qualità degli edifici.
Con questa semplificazione, i progetti architettonici sono ora autorizzati solo in base ai termini di responsabilità dei progettisti e gli enti pubblici saranno penalizzati in caso di ritardi nel rilascio dei pareri.