In un comunicato, IL do Porto sostiene che l'investimento di 66 milioni di euro nel 'metrobus' è "un errore colossale per la mobilità dei residenti di Porto".
"Il 'metrobus' è al 90% un autobus, al 10% una metropolitana e allo 0% una soluzione", afferma il coordinatore di IL do Porto, Albino Ramos, aggiungendo che gli "autobus glorificati" del nuovo servizio "non contribuiscono, o contribuiscono in modo marginale, a una reale trasformazione del modo in cui i residenti di Porto si muovono in città".
Per IL, "l'intero processo merita critiche", sia per il progetto, la "mancanza di informazioni" e di comunicazione alla città, sia per i lavori stessi, con "scadenze di completamento totalmente irrealistiche, modifiche quotidiane ai flussi di traffico, segnaletica ridotta e confusione, pensiline minime e spazi di passaggio ridotti".
"È quindi evidente la mancanza di allineamento e il breve termine che guida queste decisioni, una protezione estranea alle esigenze delle città e un PRR [Piano di Recupero e Resilienza] che viene distrutto in una mezza soluzione", afferma Albino Ramos.
Le critiche del partito si estendono alla Camera di Porto, che accusa di "imbarazzante silenzio" in relazione all'opera.
"Il Comune di Porto, anche se non è direttamente responsabile dell'opera né di Metro do Porto, non può essere esonerato, poiché ha avuto un silenzio imbarazzante riguardo a questa soluzione, salvo chiedere più parcheggi e meno aree dedicate Il Comune di Porto deve rappresentare le nostre preoccupazioni e difendere una soluzione strutturata, funzionale e duratura", considerano i liberali, che hanno sostenuto la candidatura del movimento indipendente di Rui Moreira alle elezioni municipali del 2021.
Parlando a Lusa, il sindaco di Porto, Rui Moreira, ha dichiarato che le critiche del partito al progetto, presentato due anni fa, "arrivano in ritardo".
"L'unica cosa che mi sembra inopportuna e patetica è criticare quando il progetto è in corso", ha considerato il sindaco indipendente, ricordando che il 'metrobus' è una soluzione adottata da diverse città europee e che è essenziale per la transizione energetica della città.