Secondo quanto pubblicato dalla rivista Agenda Cultural Lisboa, il MUDE riaprirà le porte al pubblico il 25 luglio, a partire dalle 19:30, dopo i lavori di riqualificazione completa dell'intero isolato che occupa.
La riapertura sarà segnata dall'inaugurazione di una mostra, intitolata "Building on Display", che permetterà a chi visiterà il museo di avere "l'opportunità unica di visitare praticamente l'intero edificio e di conoscerne l'architettura, l'evoluzione e gli interventi effettuati, dal punto di vista del design, nel corso delle varie epoche".
Il progetto di ristrutturazione è stato sviluppato in collaborazione con i settori del design, della museologia del MUDE, dell'architettura e dei progetti specialistici, al fine di restituire al museo tutte le sue funzionalità.
"L'edificio MUDE torna a essere il polo culturale dedicato a tutte le espressioni del design, nel centro storico di Lisbona, con spazi per l'esposizione, la creazione, l'educazione, lo studio, il dibattito e il tempo libero, l'incontro, la conversazione e la condivisione", sottolinea l'autorità locale.
Le gallerie per le mostre occuperanno quattro piani, in spazi aperti, rispettando il concetto di mostra come "opera aperta", sostenuto dal MUDE fin dal 2009.
In ogni nuova mostra, gli interni cambiano, consentendo esperienze e vissuti diversi.
Tra il terzo e il quarto piano è stato creato un collegamento visivo che funzionerà come "un punto prismatico di apertura e convergenza tra l'osservatore e l'intero museo".
L'amministrazione locale sottolinea il rinforzo strutturale effettuato per garantire la capacità antisismica del museo, un processo che ha permesso di valorizzare i materiali preesistenti (in particolare mattoni, cemento e pietra) e le diverse tecniche costruttive applicate nel tempo.
Uno dei nuovi spazi aperti al pubblico è la biblioteca specializzata in design, ampliata negli ultimi 10 anni e parte del Centro di Documentazione e Informazione del MUDE.
Per quanto riguarda i mobili, "sono state privilegiate le materie prime naturali locali e la produzione nazionale, reinterpretando modelli che riflettono il know-how e la cultura materiale portoghese e, soprattutto, garantiscono un'economia di mezzi, risorse e tecniche di produzione, evitando eccessi e sprechi".
Il Comune di Lisbona sottolinea che l'intenzione del museo è sempre stata quella di trasformare l'edificio in una "testimonianza vivente di design, architettura e ingegneria".
Alla fine di settembre, al 3° piano, verrà inaugurata la mostra a lungo termine MUDE, con pezzi della collezione, seguita dall'inizio delle mostre temporanee ai piani restanti.
In futuro è prevista un'area dedicata principalmente al design grafico.
Il MUDE ha chiuso nel maggio 2016, per i lavori all'edificio di otto piani, ex sede del Banco Nacional Ultramarino, ma ha continuato la sua attività con un programma di mostre, all'interno e all'esterno della capitale, intitolato "MUDE Fora de Portas".
I lavori di costruzione dell'edificio sono stati interrotti dal 2018 al maggio 2021 a causa dell'insolvenza dell'impresa costruttrice, che ha costretto a rivedere l'intero progetto e ad aprire una nuova gara d'appalto pubblica internazionale, che ha avuto luogo nel maggio 2021.
Dedicato a tutte le espressioni del design, che si riflettono nella sua collezione, MUDE conta attualmente 11 collezioni e più di 1.000 pezzi singoli nei settori del prodotto, della moda, della grafica, degli interni, delle scenografie teatrali e della gioielleria contemporanea.
La collezione dell'ex Teatro da Cornucópia, che ha cessato l'attività nel 2016, è una delle donazioni che hanno ampliato la collezione del museo in questo periodo, attraverso i suoi direttori, il co-fondatore Luís Miguel Cintra e la scenografa, costumista e designer Cristina Reis.
La collezione comprende più di 1.400 pezzi provenienti da aree molto diverse tra loro, ovvero bibliografia, accessori e oggetti di scena, design grafico, tra cui manifesti e modelli di spettacoli, molti dei quali disegnati da Cristina Reis.
Inaugurato nel 2009, il MUDE ha accolto, fino alla data di chiusura dell'edificio della sede, quasi due milioni di visitatori, in quasi 60 mostre e circa 170 eventi legati alla sua collezione.