In una dichiarazione congiunta, i tre enti rivelano che "visto l'aumento delle denunce relative a presunte pratiche sanitarie da parte di personale non qualificato, hanno sviluppato azioni congiunte al fine di rafforzare l'azione efficace nella difesa dei diritti e della sicurezza dei cittadini e nella lotta contro le pratiche illegali nel settore della bellezza".

Secondo lo stesso comunicato dell'ERS, dell'Autorità per la Sicurezza Alimentare ed Economica e dell'Autorità Nazionale per i Medicinali e i Prodotti Sanitari, queste azioni hanno individuato professionisti non qualificati ad esercitare la professione sulla base di certificati ottenuti da enti non riconosciuti a tale scopo; strutture che non rispettano i requisiti legali di funzionamento; e l'uso di farmaci e dispositivi medici limitato a una serie di gruppi professionali.

"Si sottolinea inoltre che questa cooperazione mira a sensibilizzare gli operatori di mercato e i destinatari di tali servizi sulle pratiche illegali individuate, mettendo in guardia i cittadini sulla necessità di confermare in anticipo le qualifiche professionali di questo tipo di fornitori di servizi", conclude il comunicato.