Il Piano d'azione per la migrazione, presentato dal Governo e che comprende 41 misure, indica che "la popolazione immigrata è aumentata in modo significativo nell'ultimo anno", passando da 781.247 nel 2022 a 1.040.000 nel 2023.
L'Esecutivo fa anche un confronto con l'immigrazione che risiedeva in Portogallo nel 2015, pari a 383.759 immigrati.
Il documento indica che i dati del 2023 sono provvisori e che queste statistiche non includono gli stranieri con una situazione regolare in virtù della concessione di permessi di soggiorno, visti a breve termine, visti di studio, visti di lavoro o visti per soggiorni temporanei, così come gli stranieri con una situazione irregolare.
Secondo il Governo, la maggior parte dei permessi di soggiorno concessi in Portogallo è finalizzata all'esercizio di un'attività professionale.
Il documento indica anche che la migrazione contribuisce alla "rivitalizzazione demografica e all'aumento della popolazione attiva", con la maggior parte degli stranieri residenti nel Paese di età compresa tra i 25 e i 44 anni.
Nel Piano d'azione per la migrazione, il governo ha posto fine al regime eccezionale che permetteva a uno straniero di entrare in Portogallo e solo successivamente richiedere un permesso di soggiorno, avendo annunciato la creazione di una struttura di missione per regolarizzare i processi pendenti, il cui numero è stimato in 400mila.
Tra le 41 misure previste dal Piano, c'è anche la trasformazione dell'attuale visto di mobilità per gli immigrati della Comunità dei Paesi di lingua portoghese (CPLP) in un visto comunitario (accordi di Schengen), che consente di viaggiare in tutta l'Unione Europea, e la creazione di un'Unità Stranieri e Frontiere (UEF) all'interno del PSP per monitorare la presenza degli immigrati e creare centri di servizio di emergenza.