Le aree più colpite si trovano nelle regioni di Aveiro, Tâmega e Sousa e Viseu Dão Lafões, per un totale di 47.376 ettari di superficie bruciata, il 75% della superficie bruciata sull'intero territorio nazionale.
Secondo il sistema Copernicus, che utilizza immagini satellitari con risoluzione spaziale di 20 metri e 250 metri, la superficie totale bruciata da domenica ammonta a 62.646 ettari.
Nella Regione di Aveiro, che comprende le aree tra Oliveira de Azeméis, Albergaria-a-Velha e Águeda, il sistema Copernicus ha registrato 19.854 ettari di superficie bruciata da lunedì.
Con 16.872 ettari di superficie bruciata, sempre da lunedì, Viseu Dão Lafões è la prossima tra le aree più colpite, seguita da Tâmega e Sousa, dove 10.650 ettari sono già bruciati da domenica.
Nella subregione Ave sono bruciati 6.626 ettari, con 4.005 ettari di superficie bruciata nell'Alto Tâmega e 3.341 ettari nell'area metropolitana di Porto.
Secondo il sistema Copernicus, l'area bruciata quest'anno nel Portogallo continentale ammonta a 83.476 ettari, consumati da 147 incendi significativi registrati dal sistema europeo di osservazione della Terra.
Almeno sette persone sono morte e 40 sono rimaste ferite, due in modo grave, negli incendi che da domenica imperversano nel nord e nel centro del Paese, come Oliveira de Azeméis, Albergaria-a-Velha e Sever do Vouga, nel distretto di Aveiro. Hanno distrutto decine di case e costretto alla chiusura di strade e autostrade, come la A1, la A25 e la A13.
Le vittime più recenti sono tre vigili del fuoco, morti oggi in un incidente mentre si recavano a un incendio a Tábua, nel distretto di Coimbra.
Oggi, alle 15:30, l'Autorità nazionale per le emergenze e la protezione civile (ANEPC) aveva registrato 173 incidenti, coinvolgendo più di 3.800 vigili del fuoco, supportati da 1.049 veicoli terrestri e 40 veicoli aerei.
Da domenica, le fiamme hanno raggiunto i distretti di Porto, a Gondomar; Braga, a Cabeceiras de Basto; Vila Real, a Vila Pouca de Aguiar; Viseu, a Penalva do Castelo e Nelas (con sei feriti) e Castelo Branco, a Louriçal do Campo. Tuttavia, è stato il distretto di Aveiro, con 10 mila ettari già bruciati, a essere al centro dei maggiori focolai di incendio, a Oliveira de Azeméis, Sever do Vouga, Albergaria-a-Velha e Águeda.
Il Governo ha prolungato lo stato di allerta per il rischio di incendi fino a giovedì, alla luce delle previsioni meteorologiche, e ha annunciato la creazione di un'équipe multidisciplinare per affrontare le conseguenze degli incendi degli ultimi giorni, coordinata dal Viceministro e Ministro per la Coesione Territoriale, Manuel Castro Almeida, che ha tenuto oggi la sua prima riunione ad Aveiro.