Secondo il bollettino epidemiologico settimanale della DGS, il numero di casi confermati di infezione è sceso di 2.528 rispetto alla settimana precedente, con una riduzione di sette decessi registrata anche nel confronto tra i due periodi.

Per quanto riguarda l'occupazione ospedaliera del Portogallo continentale da parte di Covid-19, in cui la DGS ha iniziato a divulgare il venerdì i dati dei ricoveri riferiti al lunedì precedente la pubblicazione del rapporto, il bollettino indica che, lo scorso lunedì 11 aprile, 1.172 persone sono state ricoverate, 62 in più rispetto allo stesso giorno della settimana precedente, di cui 60 pazienti erano in unità di terapia intensiva, una cifra che è rimasta invariata.

Secondo i dati della DGS, l'incidenza di sette giorni era, lunedì, a 577 casi per 100.000 abitanti, avendo registrato una riduzione del 4% rispetto alla settimana precedente, mentre l'indice di trasmissibilità (Rt) del coronavirus SARS-CoV-2 è sceso da 0,95 a 0,94 nel paese.

Per regioni, Lisbona e Vale do Tejo continuano a registrare il maggior numero di infezioni, con un totale di 21.196 casi tra il 5 e l'11 aprile, 1.704 in meno rispetto al periodo precedente, e 46 morti, 11 in più.

Passando da un precedente declino a un aumento delle infezioni e dei decessi, la regione Nord ha totalizzato 13.976 casi di infezione, 1.381 in più rispetto al periodo tra il 29 marzo e il 4 aprile, e un totale di 28 decessi, più cinque.

La regione centrale ha registrato 11.179 casi (meno 381) e 39 morti (più tre), l'Alentejo ha registrato 4.247 casi positivi (più sette) e 14 morti (più due) e l'Algarve ha visto 3.574 infezioni da SARS-CoV-2 (meno 379) e nove morti (lo stesso numero del periodo precedente).

Per quanto riguarda le regioni autonome, le Azzorre hanno avuto 2.454 nuove infezioni tra il 5 e l'11 aprile (468 in meno) e quattro morti (due in meno), mentre Madeira ha registrato 2.808 casi in quei sette giorni (984 in meno) e cinque morti (4 in meno).

Secondo il DGS, il gruppo di età tra i 40 e i 49 anni continua ad essere quello con il maggior numero di casi in sette giorni (9.805), seguito dalle persone tra i 50 e i 59 anni (8.701), mentre i bambini fino a nove anni sono stati il gruppo con meno infezioni (3.052), seguiti dagli anziani di 80 anni e oltre (4.054).